In Afghanistan, a due giorni dall’insediamento del nuovo presidente Ashraf Ghani, i talebani hanno compiuto un sanguinoso attacco nella provincia di Ghazni. Sarebbero cento i morti, molti dei quali civili. Secondo fonti locali, gli islamisti che continuano l’offensiva contro le forze militari afghane avrebbero decapitato 15 persone.
Sanguinosa offensiva dei talebani in Afghanistan, mentre a Kabul si prepara la cerimonia di insediamento del neo presidente Ghani, lunedì prossimo, dopo 13 anni di presidenza Karzai. Nella provincia centro-orinetale di Ghazni, centinaia di insorti hanno sferrato nelle ultime 24 ore un attacco ad un distretto cittadino uccidendo un centinaio di persone e decapitandone almeno 15.
Molte delle vittime, riferiscono fonti locali, sono agenti della polizia afghana ma i talebani non hanno risparmiato i loro familiari, uccidendo anche donne e bambini. A dare notizia della strage è stato il vice-governatore della provincia, secondo cui l’offensiva potrebbe portare ad una conquista dell’area da parte dei talebani, se non vi sarà un’immediata reazione delle forze armate.
Dal canto suo, tuttavia, il ministro dell’Interno a Kabul ha assicurato che le truppe afghane sono pronte a respingere l’attacco talebano. Intanto, ieri sera, il portavoce della Casa Bianca, John Earnest, ha dichiarato che gli Stati Uniti confidano che il nuovo presidente Ghani firmerà un accordo bilaterale di sicurezza con Washington, anche per contrastare i militanti del sedicente Stato Islamico che nelle ultime settimane starebbero dando sostegno ai talebani. Attualmente sul territorio afghano sono presenti circa 30 mila soldati americani. Il servizio è di Alessandro Gisotti per la Radio Vaticana