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Agrigento, concluso il campo di volontariato per giovani “Oltre il mare in Tunisia”

SICILIA – AGRIGENTO – Si è concluso ieri, con il rientro in Italia dei 7 giovani volontari, il campo di formazione e volontariato in Tunisia “Oltre il mare” organizzato dalla Caritas diocesana di Agrigento. Giunto alla sua terza edizione, il campo ha dato l’opportunità ai partecipanti di conoscere la complessa situazione del nord Africa, ma anche di testimoniare la vicinanza della Chiesa agrigentina alla Chiesa tunisina, legate oltre che da una vicinanza geografica da una comunione pastorale che dura da diversi anni per volere di monsignor Francesco Montenegro, arcivescovo di Agrigento e presidente della Commissione episcopale per le migrazioni della Cei, e dall’arcivescovo di Tunisi, monsignor Ilario Antoniazzi. “In questo momento di profonda crisi mondiale – dichiara il direttore della Caritas diocesana di Agrigento, Valerio Landri – in cui le notizie provenienti dall’Iraq, dalla Siria, dalla Palestina e dall’Ucraina ci sconvolgono anche per la crudeltà delle persecuzioni ai cristiani ed alle minoranze, è stato importante consolidare, attraverso questo percorso di sostegno, di vicinanza e di scambio con la Chiesa di Tunisia, il supporto ad una realtà caratterizzata dalle difficoltà di vivere in un Paese dove i cristiani sono minoranza”.

I giovani volontari, infatti, hanno avuto l’occasione di incontrare sia monsignor Antoniazzi ed il direttore della Caritas nazionale di Tunisia, che di sentire dalle testimonianze di diversi religiosi impegnati nel Paese le difficoltà di questo momento storico, ma anche le tante storie positive d’integrazione e dialogo interculturale ed interreligioso. Durante i 14 giorni di campo i giovani volontari sono stati impegnati in attività di formazione sui temi del dialogo interculturale ed interreligioso, della cooperazione e della geopolitica ed in attività di sostegno allo studio ed al diritto al gioco rivolte a 50 bambini della scuola di Sousse diretta dalle Suore Egiziane e frequentata per la totalità da bambini tunisini musulmani. “Questo aspetto – sottolinea padre Jawad Alamat, direttore della pastorale scolastica – sottolinea quanto sia importante e riconosciuto, anche dai musulmani, il ruolo educativo della Chiesa cattolica in Tunisia. Le nostre scuole, frequentate per la totalità da bambini di famiglie musulmane, ci consentono di incontrare tante persone e di testimoniare, attraverso le nostre opere, il messaggio di amore, accoglienza e tolleranza del Vangelo”. Ai giovani italiani, a metà del campo, si è unito un gruppo di giovani francesi della pastorale universitaria che hanno collaborato nella realizzazione delle attività di servizio e formazione. Fonte: Agensir

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