CAMPANIA – AIROLA (BN) – Duplice appuntamento per i fedeli di Airola. Terminati i lavori di rifacimento di via Castello e degli spazi antistanti il Santuario, nella giornata di domenica 21 Giugno la Statua della Santissima Addolorata ritornerà nella chiesa in collina contestualmente procedendosi pure a battezzare la nuova statua di San Giovanni Paolo II. La scaletta del piccolo cerimoniale prevede la partenza dalla chiesa parrocchiale di San Michele Arcangelo a Serpentara alle ore 18 con arrivo al Santuario dell’Addolorata alle ore 19 percorrendo via Firenze, piazza Lombardi, via Roma e via Santa Caterina. A conclusione la Santa Messa che si terrà presso il Santuario con la benedizione della statua raffigurante papa Wojtyla posta all’ingresso dell’area antistante il sito ecclesiastico. “La statua di San Giovanni Paolo II – ha spiegato Padre Pasquale Gravante, Rettore del Santuario – è stata realizzata col sostegno di alcuni cittadini di Airola e col contributo della Parrocchia di San Michele Arcangelo a Serpentara. Il Papa santo è sempre stato devoto a Maria. Anzi a Lei – prosegue padre Pasquale – ha ispirato il suo servizio pastorale con il suo motto Totus Tuus. Inoltre ha sempre sentito l’importanza della presenza dei religiosi nella Chiesa, istituendo la Giornata per la Vita Cosacrata. Allora ci è sembrato naturale in occasione dell’anno della Vita Consacrata che stiamo vivendo a 50 anni dal decreto conciliare “Perfectae caritatis”, porre proprio qui questo segno, questa effigie raffigurante il Papa santo con le braccia aperte in segno di accoglienza. Non è un simulacro vuoto – si appresta a concludere Padre Pasquale – ma il segno dell’accoglienza a tutti coloro che arrivano a pregare al Santuario, specie durante il mese di maggio, per dirci ancora “aprite e spalancate le porte al cuore di Cristo”. Per l’occasione dalla parrocchia di San Marco in Teggiano (SA), un gruppo di fedeli guidati dal parroco don Cono Di Gruccio, porteranno la reliquia “ex Capillis” di San Giovanni Paolo II, come segno di amicizia e fratellanza che unisce la comunità Teggianese e padre Pasquale, al quale proprio in occasione dell’arrivo della reliquia del sangue del papa Polacco a Teggiano nello scorso ottobre, era stata affidata la missione al popolo.