Non cessano le richieste di allerta per diverse imbarcazioni nel Mediterraneo centrale. Ancora decine di persone rischiano la vita. Eppure fanno ancora male le immagini diffuse da Open Arms, come riportato dal quotidiano Avvenire, sull’ultimo naufragio che ha visto la nave della Ong spagnola salvare le vite di 111 persone, recuperare 5 corpi senza vita e chiedere d’urgenza l’evacuazione medica per il piccolo Joseph (che inizialmente sembrava essere una bambina, ndr) che non è arrivata in tempo.
IL VIDEO DENUNCIA DOPO IL NAUFRAGIO
A distanza di 24 ore dal naufragio la Ong Open Arms ha deciso di pubblicare anche un video che mostra la tragedia a cui i soccorritori hanno assistito, facendo del loro meglio per salvare la vita a quante più persone possibili. La donna che si dispera a bordo del gommone, urlando “I loose my baby”, “Where is my baby?” “Ho perso mio figlio”, “Dov’è mio figlio?” è la madre di Joseph.
“Abbiamo riflettuto se fosse il caso di mostrare il grido del naufragio, il dolore e la disperazione – ha spiegato su Twitter la Ong spagnola -. Abbiamo deciso di rendere pubblico quello che accade in quel tratto di mare perché i nostri occhi non siano i soli a vedere e perché si ponga fine a tutto questo subito.
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