Il 10 Febbraio al Santuario mariano del Divino Amore, la Giornata diocesana del malato. Anche una processione con la statua della Madonna di Lourdes.
Come ogni anno nella memoria liturgica della Madonna di Lourdes (11 Febbraio), si celebra la Giornata mondiale del malato. La diocesi di Roma quest’anno, invita tutti i fedeli per domenica 10 febbraio, al Santuario mariano del Divino Amore, per la Giornata diocesana del malato, organizzata dal Centro diocesano per la Pastorale sanitaria con l’Opera romana pellegrinaggi e l’Unitalsi. «L’11 ci sono già incontri e momenti di preghiera nelle parrocchie e nelle case di cura, così abbiamo pensato a una domenica per favorire una maggiore partecipazione dei fedeli», spiega il vescovo delegato per la Pastorale sanitaria nella diocesi, monsignor Paolo Ricciardi.
Attesi dalle ore 15
Gli ammalati, i loro familiari, i volontari, i medici e gli operatori sanitari sono attesi a partire dalle 15. Entreranno nel Santuario Nuovo in processione, dietro alla statua della Madonna di Lourdes. Alle 15.30 inizierà la recita del Rosario, introdotto da monsignor Ricciardi. Per ogni mistero ci sarà una testimonianza di: una suora non vedente; una famiglia; un diacono permanente; un malato e infine di un volontario.
Alle ore 16 la Santa Messa, presieduta dal cardinale vicario Angelo De Donatis. La conclusione con la fiaccolata verso la Grotta di Lourdes, allestita nei giardini del Santuario di fronte alla Torre del primo miracolo.
L’affidamento dei malati alla Madonna
Ci sarà l’affidamento di tutti i malati alla Vergine Maria; come gesto simbolico conclusivo, verrà fatta volare una corona del Rosario composta di palloncini, realizzata dall’Unitalsi.
La giornata del malato, istituita da San Giovanni Paolo II
La Giornata mondiale del malato fu istituita il 13 maggio 1992 da san Giovanni Paolo II; quest’anno ha per tema: “Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date” (Mt 10, 8).
«Il Messaggio del Santo Padre è rivolto non tanto ai malati, quanto a chi si prende cura di loro – riflette monsignor Ricciardi –, in particolare al mondo del volontariato. Il Papa fa una differenza sottile tra due verbi, che sono “regalare” e “donare”. Noi tante volte regaliamo le nostre cose, regaliamo qualcosa che viene fuori di noi. Diverso è il donare, o meglio ancora donarsi, come Gesù ha donato se stesso per noi».
Alla vigilia della Giornata diocesana del malato, come segno del dono di sé e del proprio tempo, i ragazzi dei gruppi del dopo-Cresima di diverse parrocchie saranno all’Opera Don Guanella: «L’iniziativa è organizzata dal Centro per la pastorale sanitaria insieme al Servizio diocesano per la pastorale giovanile – evidenzia il presule – ed è un modo legare la Giornata a una iniziativa di carità, con l’intenzione di aprire gli occhi dei nostri giovani alla disabilità».
Adotta un nonno
Punta a coinvolgere i più piccoli anche un’altra iniziativa, “Adotta un nonno”, che verrà lanciata in coincidenza con la ricorrenza. Organizzata dal Centro per la pastorale sanitaria con l’Ufficio catechistico diocesano. «Sarà una proposta più concreta per la Quaresima – annuncia monsignor Ricciardi – ed è rivolta in particolar modo ai bambini che frequentano il catechismo di preparazione alla Comunione e alla Cresima; vogliamo invitarli ad aprire gli occhi sugli anziani che vivono nelle loro comunità».
Foto copertina RadioPiu.eu
Fonte www.lastampa.it