Il cameriere di 23 anni era crollato a terra dopo essere stato colpito dal pugno di uno sconosciuto. Non è più in pericolo.
Questa informazione – lo specifichiamo – giunge direttamente dall’ospedale dove è ricoverato, ed è confermata da familiari.
Avevamo parlato così di questa storia lo scorso mese.
Alessio Vicchi ha solo 23 anni, e, in questo momento, è in un letto d’ospedale mentre lotta tra la vita e la morte. Alessio è un ragazzo romano, che si è trasferito da due anni a Trieste, dove lavora come cameriere nella catena di ristoranti Rossopomodoro.
E’ stato barbaramente aggredito, probabilmente da qualcuno che conosceva.
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È stato colpito con un pugno in pieno volto. Talmente violento che l’ha fatto cadere di schianto e battere la testa contro l’asfalto. Ora Alessio Vicchi è in coma in un letto dell’ospedale Cattinara. La famiglia, che risiede nella Capitale, ha ricevuto sabato notte la telefonata dei medici del reparto di Anestesia, rianimazione e terapia antalgica dove Alessio è ricoverato. «Vostro figlio è in coma, venite», è stata la drammatica comunicazione. I genitori sono partiti subito per Trieste e ora sono accanto al figlio.
LO SVOLGIMENTO DELLA RISSA
Tutto è accaduto nel capoluogo giuliano in festa per la Barcolana, – riferisce Leggo.it – quotidiano on line di informazione – storica regata velica internazionale che ogni anno richiama migliaia di appassionati sul golfo. Per l’occasione, piazza Unità d’Italia e le vie circostanti si animano fino a tarda ora, tra concerti ed eventi. Anche Alessio, finito il turno in pizzeria, era con gli amici a divertirsi. Nei pressi del locale “Stazione Rogers” il ventitreenne e gli amici incrociano un altro gruppetto, e la tragedia si compie in una manciata di secondi: forse un complimento a una ragazza o un diverbio per una parola di troppo, fatto sta che l’aggressore – un coetaneo, stando a quanto trapela dalle indagini – colpisce Alessio al volto. Dopo aver sferrato il pungo si dilegua rapidamente tra la gente insieme alla compagna e fa perdere le proprie tracce. Fugge senza nemmeno voltarsi indietro, mentre il giovane romano resta sull’asfalto privo di sensi: per effetto della caduta, infatti, ha sbattuto violentemente il capo a terra e non ha più riaperto gli occhi. La polizia, raccogliendo testimonianze e passando al setaccio tutte le telecamere della zona, sta dando la caccia all’aggressore: è stato visto da più di una persona e ci sarebbe già un identikit, benché sommario.
Per Alessio queste sono ore molto delicate.
Quando l’ambulanza è arrivata sul posto, attorno alle due e mezza di notte, il ragazzo era già in coma. I soccorritori hanno capito subito che la situazione era estremamente critica: oltre al volto tumefatto a causa del pugno sferrato, il giovane ha un trauma cranico grave nella regione occipitale della testa, da cui si deduce che è caduto all’indietro. La Tac ha accertato due emorragie intracraniche. Ieri, durante la giornata, Alessio si è svegliato e si è agitato nel letto, perciò i medici lo hanno sedato. La prognosi è riservata.