Alex Zanardi passerà il Natale in famiglia, continuando la sua riabilitazione a casa accanto ai suoi cari. A dare l’annuncio è stata la moglie Daniela, durante la cerimonia dei Collari d’oro 2021 alla Sala Sinopoli dell’Auditorium Parco della Musica a Roma.
«Le battute d’arresto ci sono, il percorso di recupero è ancora lungo e non si possono fare previsioni. Ma Alex dimostra ripetutamente di essere un vero combattente», ha detto la moglie a un anno e mezzo dal grave incidente durante una gara, dopo uno scontro con un camion.
«Per lui – ha aggiunto in un’intervista al sito Bmw – è molto tornare dalla sua famiglia e nel suo ambiente familiare. Per un anno e mezzo ha visto sole me, nostro figlio e sua madre. Ora stare in famiglia gli darà ancora più forza». «È il regalo più bello che potessimo ricevere, sperando possa ritrovare serenità familiare e successi di ripresa», ha detto Luca Pancalli presidente del Cip dal palco.
«È una notizia meravigliosa perchè ci sono stati diversi tentativi per diversi motivi di carattere medico di tornare a casa, è stato un grande successo, consente a lui di fare Natale a casa», ha aggiunto Malagò. «È una notizia splendida in una giornata che incorona gli atleti che hanno reso grande la nostra Italia, questo è il potere dello sport che consente di avere tra noi Alex Zanardi».
La moglie: siamo felici, è importante che torni in famiglia
La moglie poi al sito di Bmw Italia, di cui Zanardi è brand ambassador, ha raccontato l’evoluzione delle sue condizioni dopo il lungo ricovero in ospedale: «Alex ha potuto lasciare l’ospedale qualche settimana fa e ora è tornato a casa con noi. Abbiamo aspettato a lungo che ciò accadesse e siamo molto felici che sia stato possibile ora, anche se in futuro ci saranno ancora dei soggiorni temporanei in cliniche speciali per effettuare misure di riabilitazione specifiche sul posto. Dopo il lungo periodo in ospedale è importante per lui tornare dalla sua famiglia. Per un anno e mezzo – ha continuato Daniela -, Alex ha avuto intorno a sé solo persone con mascherine e dispositivi di protezione e le visite erano molto limitate. Ora Stiamo con Alex tutto il giorno, lui è nel suo ambiente familiare e quindi può tornare un minimo alla normalità. Questo gli dà ulteriore forza. Siamo molto grati al personale medico delle cliniche in cui è stato curato».
Fonte: Il Messaggero motori