Corpus et Salus

Alla fine andremo tutti in paradiso?

La notizia circola velocemente in tutto il mondo, persino nelle prediche di qualche illuminato sacerdote della domenica: inutile preoccuparsi, Dio è misericordioso e alla fine della fiera ci spedisce tutti dritti in paradiso. L’inferno eterno e i demoni sono l’invenzione di una Chiesa medievale che tenta ancora oggi di farci paura e di renderci schiavi.

Le rivelazioni della miriade di santi che hanno visitato e descritto l’inferno sono farneticazioni mistiche, altrettanto dicasi per i numerosi casi di vessazione (purtroppo sempre più in aumento da quando l’uomo ha deciso di escludere Dio dalla propria vita per volgersi agli idoli) che sarebbero solo problemi mentali risolvibili con l’ausilio della moderna medicina.
Ma cosa ne pensa Dio di tutto ciò?
Leggiamo la sua Parola:

Poi dirà a quelli alla sua sinistra: Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli. Perché ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare; ho avuto sete e non mi avete dato da bere; ero forestiero e non mi avete ospitato, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato. Anch’essi allora risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo visto affamato o assetato o forestiero o nudo o malato o in carcere e non ti abbiamo assistito? Ma egli risponderà: In verità vi dico: ogni volta che non avete fatto queste cose a uno di questi miei fratelli più piccoli, non l’avete fatto a me. E se ne andranno, questi al supplizio eterno, e i giusti alla vita eterna.


(Matteo 25:41-46)

Gesù ha sempre molto insistito sulla necessità di passare per la porta stretta perchè la salvezza non è destinata automaticamente a tutti, ma bisogna guadagnarla con le opere:

Un tale gli chiese: «Signore, sono pochi quelli che si salvano?». Disse loro: «Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché molti, io vi dico, cercheranno di entrare, ma non ci riusciranno. Quando il padrone di casa si alzerà e chiuderà la porta, voi, rimasti fuori, comincerete a bussare alla porta, dicendo: «Signore, aprici!». Ma egli vi risponderà: «Non so di dove siete».
(Luca 13:23-25)

Attenzione pertanto a non sottovalutare l’urgenza della salvezza ed il cammino che necessariamente dobbiamo portare a termine entro la fine di questo pellegrinaggio terreno, guai per noi se questo pensiero dovesse scomparire dalla nostra mente.


Una domanda tuttavia sorge spontanea: se all’inferno non ci va nessuno, chi odia Dio e lo bestemmia va lo stesso in paradiso? Caspita, dLa notizia circola velocemente in tutto il mondo, persino nelle prediche di qualche illuminato sacerdote della domenica: inutile preoccuparsi, Dio è misericordioso e alla fine della fiera ci spedisce tutti dritti in paradiso.
L’inferno eterno e i demoni sono l’invenzione di una Chiesa medievale che tenta ancora oggi di farci paura e di renderci schiavi.
Le rivelazioni della miriade di santi che hanno visitato e descritto l’inferno sono farneticazioni mistiche, altrettanto dicasi per i numerosi casi di vessazione (purtroppo sempre più in aumento da quando l’uomo ha deciso di escludere Dio dalla propria vita per volgersi agli idoli) che sarebbero solo problemi mentali risolvibili con l’ausilio della moderna medicina.
Ma cosa ne pensa Dio di tutto ciò?
Leggiamo la sua Parola:

Poi dirà a quelli alla sua sinistra: Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli. Perché ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare; ho avuto sete e non mi avete dato da bere; ero forestiero e non mi avete ospitato, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato. Anch’essi allora risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo visto affamato o assetato o forestiero o nudo o malato o in carcere e non ti abbiamo assistito? Ma egli risponderà: In verità vi dico: ogni volta che non avete fatto queste cose a uno di questi miei fratelli più piccoli, non l’avete fatto a me. E se ne andranno, questi al supplizio eterno, e i giusti alla vita eterna.
(Matteo 25:41-46)



Gesù ha sempre molto insistito sulla necessità di passare per la porta stretta perchè la salvezza non è destinata automaticamente a tutti, ma bisogna guadagnarla con le opere:

Un tale gli chiese: «Signore, sono pochi quelli che si salvano?». Disse loro: «Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché molti, io vi dico, cercheranno di entrare, ma non ci riusciranno. Quando il padrone di casa si alzerà e chiuderà la porta, voi, rimasti fuori, comincerete a bussare alla porta, dicendo: «Signore, aprici!». Ma egli vi risponderà: «Non so di dove siete».
(Luca 13:23-25)

Attenzione pertanto a non sottovalutare l’urgenza della salvezza ed il cammino che necessariamente dobbiamo portare a termine entro la fine di questo pellegrinaggio terreno, guai per noi se questo pensiero dovesse scomparire dalla nostra mente.
Una domanda tuttavia sorge spontanea: se all’inferno non ci va nessuno, chi odia Dio e lo bestemmia va lo stesso in paradiso? Caspita, dovrà essere un vero inferno per loro!ovrà essere un vero inferno per loro!



Redazione Papaboys (Fonte www.veniteadme.org)

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