Al termine della Messa di Canonizzazione di Madre Teresa Papa Francesco ha guidato la preghiera dell’Angelus ringraziando in particolare le Missionarie e i Missionari della Carità, i volontari e le tante delegazioni giunte da tutto il mondo.
Madre Teresa è veramente la Santa di tutti. Lo dimostrano le tante persone di ogni credo presenti in Piazza San Pietro. La Santa diceva: “Sono albanese di sangue, indiana di cittadinanza. Per quel che attiene alla mia fede, sono una suora cattolica. Secondo la mia vocazione, appartengo al mondo. Ma per quanto riguarda il mio cuore, appartengo interamente al Cuore di Gesù”.
Così, hanno presenziato alla Messa i presidenti di Albania, ex Repubblica jugoslava di Macedonia, Kosovo, il ministro degli Esteri dell’India, Sushma Swaraj, una donna indù, e poi ancora il capo dei Bektashi, una confraternita musulmana albanese, e il vescovo della Chiesa protestante di Calcutta. Presente anche la Regina Sofia di Spagna.
Il Papa saluta e ringrazia tutti. Rivolge poi il suo pensiero ai volontari e agli operatori di misericordia che affida alla protezione di Madre Teresa per imparare “a contemplare e adorare ogni giorno Gesù Crocifisso per riconoscerlo e servirlo nei fratelli bisognosi”.
Quindi ricorda “quanti si spendono al servizio dei fratelli in contesti difficili e rischiosi”, pensando “specialmente a tante religiose che donano la loro vita senza risparmio”:
“Preghiamo in particolare per la Suora missionaria spagnola, Suor Isabel (nella foto) , che è stata uccisa due giorni fa nella capitale di Haiti, un Paese tanto provato, per il quale auspico che cessino tali atti di violenza e vi sia maggiore sicurezza per tutti. Ricordiamo anche altre Suore che, recentemente, hanno subito violenze in altri Paesi”.
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di Sergio Centofanti per la Radio Vaticana