Dovevano riaprire questo lunedì 5 agosto le sedi diplomatiche americane chiuse in questi due giorni per timore di attentati. Lo stato di allerta durerà invece almeno fino al 10 agosto, con la chiusura forzata di 19 ambasciate e consolati Usa in Africa e Medio Oriente. Lo ha annunciato il Dipartimento di Stato, che teme un attacco di Al Qaeda “contro gli interessi americani del mondo”. Ai microfoni della Radio Vaticana ne parla Michele Raviart:
Bisognerà attendere sabato prossimo, la fine del Ramadan, per sapere se le misure precauzionali prese dal Dipartimento di Stato saranno state sufficienti a sventare i piani di Al-Qaeda. Un attacco che, riferisce l’emittente americana Abc, sarà “grande e strategicamente significativo”, a giudicare dalle indiscrezioni lasciate filtrare da Washington. Nelle loro conversazioni, dice un funzionario della sicurezza “gli attentatori hanno dimostrato una grande fiducia nei loro mezzi”. I terroristi intercettati farebbero parte della frangia di Al-Qaeda stanziata in Yemen, il Paese considerato più a rischio, dove sono state chiuse anche le ambasciate di Francia, Gran Bretagna, e Germania. Serrata prolungata quindi, per l’ambasciata di Sana’a insieme a quelle del Cairo, di Tripoli e del resto della penisola arabica, mentre dovrebbero riaprire oggi le legazioni Usa in Afghanistan. Tra i Paesi in cui sono a rischio gli interessi americani non figura il Pakistan, anche se la Cnn parla della possibilità di un attacco imminente nella capitale Islamabad ai danni dei comandi militari pakistan. Per l’esercito sarebbero a rischio i quartier generali dell’aeronautica e della marina.
Testo proveniente dalla pagina http://it.radiovaticana.va/news/2013/08/05/continua_lallarme_terrorismo:_ambasciate_americane_chiuse_fino_al_10/it1-717062
del sito Radio Vaticana