E’ stata prima presa a calci e pugni e poi soffocata, la donna di 28 anni che era all’ottavo mese di gravidanza: il suo bambino sarebbe dovuto nascere a febbraio.
L’omocidio è avvenuto a Versciaco, località montana dell’ Alto Adige.
La coppoa era enlla stanza del residence occupato da lavoratori stagionali, il marito della donna infatti lavorava come pizzaiolo in un grande ristorante-albergo nei pressi del centro sciistico di Monte Elmo.
La vittima si chiamava Fatima Zeeshan ed era pakistana.
L’unico fermo è quello del marito Mustafa, anche lui pakistano, che al momento è nel carcere di Bolzano.
La donna era arrivata i Italia più di un anno fa, ma non usciva quasi mai di casa.
L’uomo, giovedì mattina non si è presentato al lavoro, dicendo che sua moglie era morta.
L’uomo, dopo alcuni esitamenti iniziali, ha fatto entrare i soccorritori che hanno trovato la donna morta già da molte ore.
L’ispezione cadaverica ha rilevato che la donna è stata picchiata violentemente e che la morte è avvennuta a causa delle percosse, del soffocamento e delle probabili lesioni interne cerebrali.
Mustafa al momento non risponde alle domande fatte dagli agenti.
L’udienza di convalida è comunque fissata per lunedì mattina.
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