Categorie: Verbum Domini

Àlzati, prendi la tua barella e cammina

RIFLESSIONE SUL VANGELO DI QUESTO MARTEDI’ – I miracoli in Gesù sono segno della sua verità. Sovente però l’uomo li trasforma in soluzione di un bisogno immediato. Contro questa trasformazione così Gesù reagisce: “Gesù rispose loro: «In verità, in verità io vi dico: voi mi cercate non perché avete visto dei segni, ma perché avete mangiato di quei pani e vi siete saziati. Datevi da fare non per il cibo che non dura, ma per il cibo che rimane per la vita eterna e che il Figlio dell’uomo vi darà. Perché su di lui il Padre, Dio, ha messo il suo sigillo»” Gv 6,26-27).

Il valore del segno ce lo rivela il profeta Isaia: “Irrobustite le mani fiacche, rendete salde le ginocchia vacillanti. Dite agli smarriti di cuore: «Coraggio, non temete! Ecco il vostro Dio, giunge la vendetta, la ricompensa divina. Egli viene a salvarvi». Allora si apriranno gli occhi dei ciechi e si schiuderanno gli orecchi dei sordi. Allora lo zoppo salterà come un cervo, griderà di gioia la lingua del muto, perché scaturiranno acque nel deserto, scorreranno torrenti nella steppa. La terra bruciata diventerà una palude, il suolo riarso sorgenti d’acqua. I luoghi dove si sdraiavano gli sciacalli diventeranno canneti e giuncaie. Ci sarà un sentiero e una strada e la chiameranno via santa; nessun impuro la percorrerà. Sarà una via che il suo popolo potrà percorrere e gli ignoranti non si smarriranno. Non ci sarà più il leone, nessuna bestia feroce la percorrerà o vi sosterà. Vi cammineranno i redenti. Su di essa ritorneranno i riscattati dal Signore e verranno in Sion con giubilo; felicità perenne splenderà sul loro capo; gioia e felicità li seguiranno e fuggiranno tristezza e pianto”

(Is 35,3-10). È vero. Gesù guarisce per pietà, misericordia, compassione, ma sempre come segno: per attestare che il Messia del Signore è in mezzo al suo popolo. Il segno deve condurre i cuori alla vera fede.

Dopo questi fatti, ricorreva una festa dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme. A Gerusalemme, presso la porta delle Pecore, vi è una piscina, chiamata in ebraico Betzatà, con cinque portici, sotto i quali giaceva un grande numero di infermi, ciechi, zoppi e paralitici. Si trovava lì un uomo che da trentotto anni era malato. Gesù, vedendolo giacere e sapendo che da molto tempo era così, gli disse: «Vuoi guarire?». Gli rispose il malato: «Signore, non ho nessuno che mi immerga nella piscina quando l’acqua si agita. Mentre infatti sto per andarvi, un altro scende prima di me». Gesù gli disse: «Àlzati, prendi la tua barella e cammina». E all’istante quell’uomo guarì: prese la sua barella e cominciò a camminare. Quel giorno però era un sabato. Dissero dunque i Giudei all’uomo che era stato guarito: «È sabato e non ti è lecito portare la tua barella». Ma egli rispose loro: «Colui che mi ha guarito mi ha detto: “Prendi la tua barella e cammina”». Gli domandarono allora: «Chi è l’uomo che ti ha detto: “Prendi e cammina”?». Ma colui che era stato guarito non sapeva chi fosse; Gesù infatti si era allontanato perché vi era folla in quel luogo. Poco dopo Gesù lo trovò nel tempio e gli disse: «Ecco: sei guarito! Non peccare più, perché non ti accada qualcosa di peggio». Quell’uomo se ne andò e riferì ai Giudei che era stato Gesù a guarirlo. Per questo i Giudei perseguitavano Gesù, perché faceva tali cose di sabato.

I Giudei avevano costruito un mondo religioso artificiale, vera plastica, impermeabile ad ogni verità soprannaturale. Essi erano refrattari verso la rivelazione attuale di Dio. Si erano fermati a Mosè. Avevano dimenticato che il Signore dopo Mosè aveva parlato molte altre volte, rivelandosi in una maniera così grande, da fare apparire la legislazione di Mosè lontana anni luce dalla pienezza della verità di Dio. Cristo Gesù per questo dona i segni nel Vangelo secondo Giovanni: proprio per smuovere questo mondo di plastica, artificiale, insensibile e aprirlo alla verità attuale del loro Signore e Dio, il quale chiede una fede per oggi che non sia quella di ieri, perché oggi Lui dona una ulteriore parola ed essa va accolta nel cuore donandole immediata obbedienza. Neanche il guarito comprende il segno. Neanche lui percepisce la verità del suo Guaritore. Anzi consegna Gesù ai suoi oppositori, proprio in mancanza di questa scienza del segno e della sua verità.

Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, dateci l’intelligenza dei segni. A cura del Movimento Apostolico

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