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Dopo Amatrice, Papa Francesco visita anche Accumoli e Arquata. Nuovo momento di grande solidarietà

Dopo la sosta di quasi due ore con gli anziani a Borbona, Papa Francesco ha compiuto una breve sosta al Comando dei Vigili del Fuoco a Cittàreale – campo base per le zone terremotate – quindi ha raggiunto Accumoli, una della città più colpite, dove ha salutato diverse persone, incluso il sindaco,  in Piazza San Francesco e ha pregato davanti alla chiesa di San Francesco distrutta dal terremoto.

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Da qui si è spostato a Pescara del Tronto, dove ha compito tre soste lungo la strada per salutare piccoli gruppi di persone.  Poco prima delle 14 il Santo Padre è arrivato ad Arquata del Tronto. Ad informare degli appuntamenti del Santo Padre è la Sala Stampa della Santa Sede.

Ad accompagnare il Pontefice nella zona rossa di Accumoli, anche il sindaco Stefano Petrucci. La sua emozione, dopo la tragedia del terremoto, ancora raccolta da Davide Dionisi per la Radio Vaticana

R. – Dopo avere subito una disgrazia del genere, avere qui Sua Santità per noi è un punto di forza.

D. – Qual è la situazione ad Accumuli?

R. – La comunità – circa 250 persone – si è collocata a San Benedetto del Tronto: famiglie con bambini, ragazzi e nonni; altre 350 persone hanno usufruito del contributo e si sono autonomamente sistemate presso parenti o in affitto o altro; e qui sono rimaste circa 50 persone, impiegate nelle attività agricole e nell’allevamento. Adesso dobbiamo sistemarle, perché comunque ancora versano in una condizione di disagio, in quanto i container ad uso familiare non sono stati al momento forniti e arriveranno penso da qui ad una settimana. Attualmente sono presso amici, che hanno case agibili, o in qualche roulotte o caravan.

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L’arrivo ad Arquata del Tronto.

Nella visita a Pescara del Tronto e ad Arquata del Tronto, il Papa è stato accompagnato da Mons. Giovanni D’Ercole, vescovo di Ascoli Piceno. I bambini di Arquata del Tronto hanno atteso con ansia l’arrivo di Papa Francesco al campo di Borgo, dove si trova la loro scuola: una serie di tende sotto una tensostruttura, dato che tutti gli altri edifici scolastici sono inagibili. Alle 14 Il Papa è arrivato al campo base di Borgo di Arquata del Tronto. Ha visitato la tensostruttura dove si svolgono le lezioni delle scuole del paese e la vicina tendopoli che ospita gli ultimi sfollati.

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La gente di Arquata gli ha donato una maglietta con la scritta “Il coraggio non trema”. E Francesco ha risposto: “Buon pomeriggio a tutti voi. Io ho voluto esservi vicino in questo momento e dirvi che vi porto nel cuore e so, so della vostra sofferenza e delle vostre angosce e so anche dei vostri morti e sono con voi e per questo ho voluto oggi essere qui. Adesso preghiamo il Signore perché vi benedica e preghiamo anche per i vostri cari che sono rimasti lì, e sono andati in cielo. E coraggio, sempre avanti, sempre avanti. I tempi cambieranno e si potrà andare avanti. Io vi sono vicino, sono con voi”.

 

Il Pontefice si è raccolto in un momento di preghiera anche davanti le macerie di Pescara del Tronto.

IL RIENTRO A ROMA

Nel pomeriggio il Santo Padre ha raggiunto l’ultima tappa della Sua visita alle zone terremotate: San Pellegrino di Norcia, in Umbria, accompagnato dall’arcivescovo di Spoleto-Norcia, Mons. Renato Boccardo. Il Papa ha pregato nella zona rossa davanti alla chiesa di S. Pellegrino, fortemente danneggiata. Poi ha saluto le persone che lo attendevano fuori e – usando il microfono della Polizia – ha rivolto loro queste parole: “Saluto tutti voi. Sono stato vicino a voi e mi sento molto vicino in questo momento di tristezza e prego per voi e chiedo al Signore che dia la forza di andare avanti. E adesso vi invito a pregare tutti insieme l’Ave Maria.” Alle 15.30 Papa Francesco è ripartito per Roma.
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Servizio in aggiornamento 

di Francesco Rossi per la Redazione Papaboys

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