Molti di voi ricorderanno la storia della piccola Amina (vedi), la bambina che, lo scorso anno, abbiamo aiutato nella sua lotta contro un tumore al cervello. Ebbene, la battaglia è terminata… Amina ha dovuto arrendersi. Ma, come potrete leggere nel racconto di p. Luca, ci ha lasciato una meravigliosa testimonianza di speranza. Ringraziamo il Signore, che manifesta pienamente la Sua forza nella nostra debolezza e che riceve gloria dai più piccoli.
giovedì 25 febbraio 2016, alle 22.30, la nostra Amina è tornata in Cielo tra le braccia del Padre.
Lunedì eravamo stati da lei con p. Alexander (ortodosso). Sembrava priva di coscienza ma dopo averle presentato p. Alexander e averle spiegato che eravamo venuti per pregare con e per lei, si è fatta, da brava orotodossa, tre volte il segno di croce.
Era coricata nel piano in basso di un letto a castello così che p. Alexander ha deciso di inginocchiarsi per fare in modo che lei lo potesse vedere e lui potesse vedere lei. Ci siamo trovati così in ginocchio p. Alexander, io e mamma Nadia a pregare con Amina.
Come non riconoscere Gesù crocifisso in quel piccolo corpo martoriato ed inerme ma con la forza di unire due sacerdoti di chiese diverse e metterli in ginocchio!!!
Usciti, in macchina, è stato naturale sottolineare, se mai ce ne fosse stato bisogno, che davvero il segreto del dialogo e dell’unità fra di noi può essere solo Gesù crocifisso che ci porterà alla resurezione.
Così, anche al funerale, alcuni dei presenti hanno voluto ringraziarci per la nostra presenza unita e qualcuno ha anche commentato che è stato un segno di grande speranza.
Grazie Amina per questi miracoli che solo il tuo sorriso e la tua sofferenza hanno potuto realizzare. Continua a pregare per noi dal Cielo dove, siamo sicuri, tu sei a sorridere al Padre che ti ha creato, con tutti gli angeli e i santi, e a cantare e danzare per Lui come ti piaceva tanto fare qui su questa terra.
Redazione Papaboys (Fonte www.missioniassisi.org)