Categorie: Sancta Sedes

Amore, fede e sofferenza nelle testimonianze degli anziani in Piazza San Pietro

Piazza San Pietro si è cominciata a riempire fin dalle 8 del mattino. Gli anziani e i nonni sono arrivati da venti nazioni e con loro anche tanti nipoti. Prima della Messa, una festa che ha visto testimonianze, letture bibliche e canzoni alternarsi sul sagrato della Basilica Vaticana. Il servizio di Alessandro Guarasci per la Radio Vaticana

Una vera festa per ricordare il valore dell’essere anziani, la capacità di guardare avanti grazie alla forza dell’esperienza che ogni nonno porta con sé. No quindi ad una cultura dello scarto, dice mons. Vincenzo Paglia, presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia, no a “considerare gli anziani come se fossero dei rifiuti”. E un valore lo hanno anche le rughe. “Me le sono guadagnate una ad una” diceva Anna Magnani. Ma questa giornata è anche un omaggio a Benedetto XVI, definito da mons. Paglia “primo nonno tra tutti i nonni”. Le coppie di anziani sono  la testimonianza viva della bellezza del matrimoni. In piazza c’è

Guido Spigalia, 92 anni, sposato da 62 con Ernesta:

“È un amore grande che è cresciuto ancora negli ultimi anni, da quando Ernesta è sulla sedia a rotelle. Anche questa mattina ci siamo svegliati insieme: adesso è sulla sua poltrona e sta pregando con noi da casa”.

Vecchiaia però a volte significa anche malattia. Tanti l’affrontano con la forza della fede. Padre Sebastiano

, un anziano cappuccino emiliano, assiste i malati di Alzheimer:

“Come Raffaele che si aggira tra le stanze della sua casa che non riconosce più, è smarrito e non dorme mai, compie dei gesti estranei a lui e a chi lo circonda. Noi non smettiamo di cercare una chiave per entrare nel suo universo e alleggerire la famiglia di questo dolore”.

E gli anziani vivono condizioni difficili ancor nei teatri di guerra. A San Pietro sono arrivati Mubarak e Aneesa, assieme da 51 anni, fuggiti da Mosul in Iraq perché minacciati dallo Stato Islamico. Il loro saluto al Papa è accompagnato dalle campane della chiesa della città di Alqosh:

“Vogliamo dire con la nostra testimonianza che la guerra è veramente una follia e speriamo che il mondo impari da questa lezione”.

I nonni sono uno scrigno di storie ed esperienze per i nipoti, che spesso vedono in loro un riferimento profondo. Tom si rivolge al Papa ma idealmente a tutti i nonni del mondo:

“Papa Francesco, anche tu sei stato un bambino che ha ascoltato la saggezza dei nonni. Oggi sei per noi bambini come un nonno e noi ti amiamo molto. Aiutaci a far comprendere quanto è grande il ruolo dei nonni nella famiglia”.

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