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Anatema del Vescovo De Luca contro la ‘vecchia’ politica del Vallo: ‘Impedisce il ricambio’

vescovo-teggiano-Antonio-De-Luca_01CAMPANIA – PADULA – Sono 27 i giovani di Padula che domenica hanno ricevuto il sacramento della Cresima. La cerimonia del rito della Confermazione ha avuto luogo presso la Chiesa di San Michele Arcangelo, ed è stata officiata dal Vescovo della Diocesi di Teggiano Policastro, Monsignor Antonio De Luca, affiancato dal parroco di Padula don Giuseppe Radesca. Nell’occasione la celebrazione del Rito della Cresima ha accomunato, nel segno dell’unità perseguito da Monsignor De Luca, i fedeli delle parrocchie di San Michele Arcangelo e di San Giovanni Battista. La cerimonia è coincisa con la IV domenica di Pasqua, nella quale tradizionalmente la Chiesa celebra la domenica del “Buon Pastore”, in riferimento al relativo brano del Vangelo di Giovanni nel quale Gesù proclama: “Io sono il buon pastore, ed il buon pastore offre la vita per le pecore”. Non a caso, prima della celebrazione della Santa Messa, il Vescovo di Teggiano Policastro ha voluto colloquiare con i 27 cresimandi davanti alla chiesa di San Michele Arcangelo, per ribadire che l’ascolto della fede è un ascolto personale, che sa distingue le diverse voci e riconoscere quella del Buon Pastore. Ma –ha detto Monsignor De Luca citando Papa Francesco- è anche un ascolto che richiede azioni e scelte conseguenti nella vita quotidiana, come accade con i primi discepoli che, sentendolo parlare così, seguirono Gesù”. Nel dialogo con i cresimandi la voce di Monsignor De Luca si è alzata contro i comportamenti che permettono la persistenza del fenomeno dell’Usura, e contro la Politica del Vallo di Diano, definita “allo sfascio” per la mancanza ricambio generazionale dovuta alla volontà degli stessi politici in campo da decenni di non farsi da parte, lasciando spazio e possibilità ai giovani. 

De Luca non ha parole dolci: <<Se sei giovane e vuoi entrare in politica devi farlo sotto la dittatura di qualcuno che già sa, già fa, già dice. Questo non è possibile per un cristiano, non si può venire in Chiesa, battersi il petto, pentirsi e fare la Comunione. Non c’è morale, non c’è fede>>. Un vescovo che non ha peli sulla lingua, che da quando è stato nominato vescovo della diocesi di Teggiano-Policastro, ha spesso “bacchettato” la classe politica. Fonte: unotvweb.it

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