Troppa sofferenza nel mondo a causa della guerre
Il Vangelo proclama beati gli operatori di pace…
In questi giorni è stata evocata la possibilità di una terza guerra mondiale: ancora oggi risuona profetico l’appello di Giovanni Paolo II nel Natale del 1990, prima dell’esplodere della guerra del Golfo: “Si persuadano i responsabili che la guerra è avventura senza ritorno!”.
Ancora oggi, dopo oltre 30 anni, paghiamo le conseguenze di quella guerra: violenze, terrorismo, altre guerre, altri popoli che soffrono.
Oggi ascoltiamo la voce dei grandi che parlano di guerra. Abbiamo bisogno di ascoltare la voce dei piccoli che parlano di pace. È già successo nella storia. Gandhi ha mobilitato un popolo fatto di tanti piccoli, milioni di piccoli uniti hanno vinto con la pace, sembrava impossibile. Sempre nel secolo scorso, potenti regimi dittatoriali, sembravano invincibili, sono crollati senza violenza, perché un popolo inerme si è ribellato.
“La guerra è una pazzia” ha detto Papa Francesco: porta solo sofferenza e distruzione ai popoli. Ma i popoli possono ribellarsi alle guerre dei potenti? No. “Devono” ribellarsi.
(di Sergio Centofanti archivio Vaticannews)
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