R. – E’ una veglia di preghiera nata dal basso, non decisa dai vertici della diocesi. E’ nata proprio dalla comunità palestinese che abbiamo qui e anche dalle altre comunità immigrate che sentono sulla loro pelle il dramma che si vive in questi giorni. E questa iniziativa, venuta da loro, ci ha coinvolti, ci ha fatti anche un po’ arrossire, perché saremmo dovuti arrivare prima noi a proporre un’iniziativa specifica. Dunque, questa sera, davanti al piazzale della Basilica di Nostra Signora di Bonaria ci sarà questa veglia di preghiera e naturalmente il pensiero è andato subito a Papa Francesco e sono stati gli stessi promotori a proporre il piazzale del Santuario di Bonaria, ricordando proprio la visita dello scorso settembre di Papa Francesco. Devo dire anche che sia l’iniziativa, che è partita da un gruppo di immigrati, ma sia anche la risposta della diocesi, che ho visto in pochi giorni, è stata molto partecipata, è stata anche molto sostenuta dall’impressione dell’incontro avvenuto in Vaticano l’8 giugno scorso, con il Papa e i rappresentanti dei due popoli E’ un evento che ha segnato un po’ la coscienza e l’opinione pubblica, per due motivi. Primo, perché è stato un momento davvero inedito; secondo, l’apparente sconfitta della preghiera: questo ci interpella molto. E allora, questa sera sarà l’occasione anche per dire che la preghiera non è sconfitta.
D. – In molti denunciano la sproporzione della risposta israeliana ai razzi di Hamas …
R. – Sì: questo l’abbiamo già visto altre volte. Perché c’è una sproporzione tra le forze, c’è una sproporzione tra i due popoli … Quindi, la sproporzione è davvero grande ed è spietata. Chi sono i più piccoli, chi sono i più poveri, chi sono i più indifesi, lo si vede.
D. – Quali sono le sue speranze?
R. – La speranza è che ci si rimetta intorno ad un tavolo; la speranza è che tutte le istanze internazionali ce la mettano davvero tutta; la speranza è che molti di più capiscano che la pace in Terra Santa significa la pace nel mondo, e quindi la speranza è che ci sia questa consapevolezza e che il gesto del Papa non rimanga isolato. E’ stato un gesto che ha colpito tantissimo, sia perché è partito da lui, sia perché ha incontrato a casa sua i rappresentanti dei due popoli. E’ un filo di speranza che rimane: il gesto del Papa non è finito, non è soffocato. E le parole di pace che sono state dette anche dalle due parti, rimangono vere, sono un seme che abbiamo bisogno di coltivare.
La preghiera a Maria che scioglie i nodi è una delle suppliche più usate dai cristiani per chiedere aiuto alla…
'Asciuga Bambino Gesù le lacrime dei fanciulli!'. Recitiamo in questo tempo di Avvento la preghiera più dolce di San Giovani…
Una nuova settimana in compagnia di Padre Pio Leggi le frasi di Padre Pio e invoca la sua potente intercessione…
Benvenuti sul sito www.papaboys.org! Siamo lieti di presentarvi la preghiera della sera alla Madonna di Lourdes, intitolata 'Io sono l'Immacolata…
POZZUOLI - Assegnato al giornalista siciliano Salvatore Di Salvo, segretario nazionale dell’Ucsi e Tesoriere dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia, il…
La preghiera all' Immacolata di Giovanni Paolo II Una potente supplica di Giovanni Paolo II a Maria Santissima.. Il testo:…