Dopo le parole pronunciate prima della benedizione all’Angelus di questa domenica in Piazza San Pietro, Papa Francesco è tornato a chiedere pace, confronto e mediazione internazionale per la popolazione ucraina, per la quale ha espresso solidarietà, vicinanza e preghiera.
di Daniele Venturi
Il Pontefice – è trapelato questa settimana da fonti vaticane importanti – potrebbe recarsi a Kiev nel mese di Agosto. Si attendono conferme a questa possibilità, che sarebbe ovviamente un evento storico che caratterizzerebbe in maniera ‘assoluta’ ed ‘esemplare’ tutto il Pontificato di Francesco. Un Papa che va in zona di guerra durante un conflitto, (e che conflitto!), a occhio non si era mai visto.
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Dopo l’Angelus Papa Francesco si è dichiarato solidale e unito al popolo dello Sri Lanka che attraversa una crisi grave e seria ed ha chiesto anche che le autorità locali possano cercare adeguate vie di soluzione al conflitto.
Francesco inoltre chiede aiuto per la Libia, per il suo popolo, colpito da crisi economica, violenza e instabilità.
Che gli sarebbe piaciuto andare in Ucraina lo aveva già detto in un’intervista di qualche giorno fa. Ora, però, l’idea diventa più concreta con le parole del monsignor Paul Richard Gallagher.
«È molto convinto che se lui potesse fare una visita potrebbe avere anche dei risultati positivi», ha detto il monsignor Gallagher. Per la fine di luglio è previsto il viaggio in Canada. Tutto dipenderà dalle condizioni fisiche nelle quali il pontefice si ritroverà una volta rientrato al Vaticano. Poi si potrà iniziare a «studiare veramente la possibilità».
Il Papa prima dell’Angelus sottolinea l’importanza di toccare il bisognoso, di guardare gli occhi delle persone che soffrono perchè la carità che facciamo non sia per noi, per la nostra coscienza, ma per loro. “Vi lascio questo pensiero – dice ancora Francesco – : vedere e avere compassione”. E’ un cammino di crescita, conclude, e la Vergine Maria ci è compagna di viaggio: che lei ci aiuti “a diventare sempre più ‘discepoli della Via’”.
Il Pontefice rinnova dopo l’Angelus ancora una volta la sua vicinanza al popolo ucraino sotto attacco ogni giorno e chiede a tutti di pregare per le vittime e i sofferenti.
Il Santo Padre ricorda inoltre l’odierna Giornata mondiale del mare e dei lavoratori del mare.
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