All’Angelus di questa mattina in Piazza San Pietro, recitato subito dopo la Messa delle Palme, Papa Francesco ha ricordato la 30.ma Giornata della gioventù a livello diocesano affidando a San Giovanni Paolo II i preparativi del raduno mondiale dei giovani in programma a Cracovia a fine luglio.
“Spero che potrete venire numerosi a Cracovia, patria di San Giovanni Paolo II, iniziatore delle Giornate Mondiali della Gioventù. Alla sua intercessione affidiamo gli ultimi mesi di preparazione di questo pellegrinaggio che, nel quadro dell’Anno Santo della Misericordia, sarà il Giubileo dei giovani a livello della Chiesa universale”. Così Papa Francesco ha salutato i numerosi giovani presenti in Piazza San Pietro, rinnovando loro l’appuntamento a Cracovia per la 31.ma Giornata mondiale della gioventù alla fine di luglio prossimo. E grande l’entusiasmo e la gioia dei ragazzi che si stanno già preparando nelle loro parrocchie e comunità a vivere l’atteso incontro. Ascoltiamo i loro commenti:
R. – Andremo a Cracovia quest’estate. Abbiamo organizzato un bel gruppo con la parrocchia e cerchiamo di avvicinare ancora di più alla fede anche i ragazzi più piccoli, che non hanno ancora vissuto quest’esperienza.
D. – In che modo vi state preparando?
R. – Affrontiamo il tema della misericordia in vari modi così che i ragazzi arrivino a quel giorno, ma anche noi, preparati, con il cuore soprattutto pronto a ricevere la grazia di Dio in una maniera diversa, che non è quella che viviamo tutte le domeniche qui.
R. – Mi sto preparando sicuramente col cammino che ci propone la diocesi di Roma e nel nostro gruppo stiamo appunto preparando, a parte le cose materiali, il cuore.
D. – Andrete a Cracovia?
R. – Sì, ci stiamo già organizzando. Siamo super contenti, non vediamo l’ora! E stiamo appunto cercando di costruire insieme quel cammino spirituale che ci porterà lì. Siamo stati anche a Madrid ed è stata un’esperienza unica, che volevo sicuramente ripetere.
R. – Ho fatto la Gmg di Madrid e la Gmg di Roma da bambino. Sicuramente l’atmosfera di gioia che si vive è proprio un’esperienza di Chiesa, secondo me, proprio di unità.
D. – Cosa vuol dire per te la misericordia?
R. – La misericordia sicuramente è sinonimo di amore. Quindi, penso che l’amore di Dio nei nostri confronti sia smisurato e immenso.
R. – La misericordia, per me, personalmente, è soprattutto aiutare il prossimo. Si è misericordiosi, infatti, soprattutto col prossimo e poi dopo con se stessi.
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Redazione Papaboys (Fonte it.radiovaticana.va/Marina Tomarro)
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