Il segreto svelato a Fatima era vero: la crisi mondiale che vive oggi la Chiesa. Anniversario. Il 3 gennaio 1944 Suor Lucia scrive la terza parte del segreto di Fatima.
L’attuale scenario mondiale ed ecclesiale, non vi è dubbio, offre un desolante panorama e rappresenta un banco di prova durissimo per i veri discepoli di Cristo e figli della Santa Chiesa.
La fede è messa a dura prova, talvolta il misterioso silenzio di Dio (eh sì, noi che vorremmo spesso sentire la sua voce tuonare dal cielo…) è una pedagogia tanto profonda da non essere facilmente compresa ed accolta da chi è poco avvezzo (sebbene non manchi di buona volontà) alle altezze della perfezione evangelica.
Sentimenti e stati dell’anima quali sconforto, scoramento, aridità, un certo smarrimento potrebbero affacciarsi con insistenza e il credente di questi tempi è chiamato a fronteggiarli e padroneggiare.
La meritoria battaglia spirituale che ingaggia con generosità a tratti si tinge di eroismo. Costui ha tuttavia bisogno di un sostegno solido per poter “combattere la buona battaglia, terminare la corsa, conservare la fede” (cf. 2Tm 4,7). È esattamente in questo contesto che ci viene in soccorso una parola di luce, di forza, di speranza, una parola di verità capace di dissipare le tenebre più fitte e di infrangere gli ostacoli più robusti (se ben compresa e vissuta).
È una promessa che risale a 101 anni fa ma che nulla ha perso della sua bellezza, della sua dolcezza, del suo potere consolatore.
È la promessa della Vergine del Rosario di Fatima e data 13 giugno 1917. Fu immediatamente diretta alla piccola Lucia dos Santos ma nella pastorella siamo raccolti tutti noi, tutti i figli di Maria, analogamente a quanto avviene per il testamento di Cristo morente sul Calvario: “Madre ecco tuo figlio” (cf. Gv 19,26) dove nell’apostolo Giovanni sono presenti i battezzati di tutti i tempi.
Eccola qui la magnifica promessa: «Non ti scoraggiare. Io non ti abbandonerò mai. Il mio Cuore Immacolato sarà il tuo rifugio e la via che ti condurrà a Dio».
In effetti è proprio vero: il Cuore Immacolato di Maria è “rifugio” e “via” per ciascuno dei suoi figli. Guida e protezione sono due esigenze fondamentali della vita dell’uomo, in tutti gli ambiti della sua vita ed esperienza umana.
L’uomo in ogni tempo ha bisogno di guida e protezione. E, spiritualmente, questo viene accordato dal Cuore della Sovrana del Cielo e della Terra, Colei a cui tutto è possibile operare per il bene degli uomini, in particolar modo dei suoi figli più devoti e a Lei tutti consacrati.
Questa esigenza si sperimenta e si sente forte soprattutto in questi tempi di assoluta confusione e degrado morale in cui è tanto facile deviare dalla retta via che conduce a Dio e che mena alla Vita eterna.
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Il pensiero: “ce la farò?”, “capiterà per caso che a un certo punto smarrisca la retta via e me ne vada per vie traverse?”, e altri di tal sorta non sono tanto infrequenti e, poiché dannosi alla vita spirituale, devono esser senz’altro allontanati, esorcizzati.
A tal scopo la promessa della Vergine Santissima sembra proprio adatta a raggiungere questo scopo, indicando la via della confidenza e del santo abbandono tra le braccia amorevoli di Colei che tutto può presso il trono dell’Altissimo e arde di immenso e materno amore per gli «esuli figli di Eva gementi e piangenti in questa valle di lacrime».
Tutto questo ci deve essere di grande conforto e stimolarci a perseverare sulla via del bene, forti della convinzione che queste parole sono verità che non mancheranno di produrre i loro effetti nella nostra vita.