Sono state avviate le procedure preliminari per l’apertura dell’inchiesta diocesana
Il 1 ottobre 2020 il Cardinal Vicario De Donatis ha firmato l’Editto che apre alla Causa di Beatificazione del diacono della Diocesi di Roma Giampaolo Mollo, scomparso nel 1998 dopo una lunga malattia vissuta nel totale abbandono nel Signore.
Un uomo intelligente che aveva un buon lavoro in banca, una bella famiglia composta dalla moglie Anna e i figli Sabrina e Francesco.
Era un classico uomo che andava a Messa solo nelle feste comandate, ma un giorno entrò nella parrocchia dell’Assunzione di Maria al Tuscolano Roma e lì la sua vita cambiò per sempre.
Era andato a controllare che la moglie e i figli, che frequentavano la preghiera carismatica in parrocchia della “Comunità Maria”, non fossero caduti in qualche inganno.
Iniziò la preghiera carismatica e dopo poco cadde in ginocchio e cominciò a piangere come un bambino. Aveva sentito l’Amore del Padre che gli era mancato da piccolo avendolo perso durante la guerra!
Incominciò per lui un cammino di ricerca; aveva sete e fame di conoscere chi fosse questo Padre.
Dopo questi fatti frequentò il corso di preparazione per i nuovi membri della comunità “Seminario di Vita Nuova nello Spirito” e da lì a pochi anni divenne uno dei responsabili del gruppo di preghiera nella propria parrocchia e nelle altre parrocchie di Roma dove era presente la comunità.
L’Amore per Dio e per i fratelli ardeva nel suo cuore per questo intraprese il cammino per il diaconato permanente supportato da tutta la famiglia e la comunità.
Nel 1986 fu ordinato diacono per la Diocesi di Roma
e lavorò all’interno della parrocchia dell’Assunzione che lo aveva visto nascere a nuova vita.Non si risparmiò diventando punto di riferimento per molti. La sua fede era sostenuta da una preghiera costante.
La tempesta arrivò all’improvviso: una mattina all’alba cadde in casa e rimase bloccato in terra finché un membro della sua famiglia lo trovò.
Corsero in ospedale… aveva le vertebre cervicali fratturate. La diagnosi fu però peggiore di quanto ci si aspettava: mieloma!
Anni di sofferenza estrema sempre vissuta nell’accettazione della volontà di Dio.
Pregava giorno e notte offrendo la sua sofferenza per la Chiesa e per tutte le persone che continuavano a rivolgersi a lui.
Ha raccontato di aver sentito la presenza di Dio Padre proprio nei momenti più bui.
Sentiva il Padre che lo teneva sul suo petto! Addirittura aveva nostalgia di quei momenti.
Gli ultimi giorni confessò al parroco, suo confessore, di sentirsi un gran peccatore e che sperava nella misericordia di Dio.
Morì il 1 settembre 1998 e i suoi funerali furono celebrati nella Basilica San Giovanni Bosco da Sua Ecc. Cesare Nosilia insieme ai sacerdoti che lo avevano conosciuto. La scelta della Basilica fu ritenuta più opportuna per la quantità di persone che avrebbero partecipato.
Dopo la sua morte, da ogni parte del mondo (dove è presente la comunità Gesù Risorto), sono arrivate testimonianze di grazie ricevute per Sua intercessione.
Articolo a cura di Rosanna Volponi
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