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Appello di Papa Francesco per l’Ucraina e parole di pace all’Angelus

angelus - CopiaPapa Francesco, nel corso dei saluti ai fedeli al termine della preghiera mariana dell’Angelus di questa domenica 25 gennaio, ha rivolto il suo pensiero e la sua vicinanza spirituale alla nazione ucraina dicendo: “Seguo con viva preoccupazione l’inasprirsi degli scontri nell’Ucraina orientale, che continuano a provocare numerose vittime tra la popolazione civile.

Mentre assicuro la mia preghiera per quanti soffrono, rinnovo un accorato appello perché si riprendano i tentativi di dialogo e si ponga fine ad ogni ostilità”.

Papa Francesco dopo l’Angelus. Il saluto ai ragazzi dell’Azione Cattolica di Roma e il ricordo della Giornata mondiale dei malati di lebbra

Testo del Saluto al Papa dei ragazzi dell’Azione Cattolica di Roma.

Cari fratelli e sorelle,
oggi si celebra la Giornata mondiale dei malati di lebbra. Esprimo la mia vicinanza a tutte le persone che soffrono per questa malattia, come pure a quanti si prendono cura di loro, e a chi lotta per rimuovere le cause del contagio, cioè condizioni di vita non degne dell’uomo. Rinnoviamo l’impegno solidale per questi fratelli e sorelle!
Saluto con affetto tutti voi, cari pellegrini venuti da diverse parrocchie d’Italia e di altri Paesi, come pure le associazioni e i gruppi scolastici.

In particolare, saluto la comunità filippina di Roma. Carissimi, il popolo filippino è meraviglioso, per la sua fede forte e gioiosa. Il Signore sostenga sempre anche voi che vivete lontano dalla patria. Grazie per la vostra testimonianza!

Saluto gli studenti di Cuenca, Villafranca de los Barros e Badajoz (Spagna), i gruppi parrocchiali delle Isole Baleari e le ragazze di Panamá. Saluto i fedeli di Catania, Diamante, Delianuova e Crespano del Grappa.

***
Mi rivolgo adesso ai ragazzi e alle ragazze dell’Azione Cattolica di Roma.

Cari ragazzi, anche quest’anno, accompagnati dal Cardinale Vicario, e di mons. Masueto, siete venuti numerosi al termine della vostra “Carovana della Pace”. Vi ringrazio, e vi incoraggio a proseguire con gioia il cammino cristiano, portando a tutti la pace di Gesù. Ora ascoltiamo il messaggio che leggeranno i vostri amici, qui accanto a me.

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[Testo del Messaggio letto da una ragazza dell’Azione Cattolica/Roma]

Carissimo Papa Francesco,

noi ragazzi dell’ACR, siamo venuti oggi insieme a tanti amici, alle nostre famiglie e agli educatori per testimoniare il nostro desiderio di pace, per farlo conoscere in ogni parte del mondo, visto che in questi tempi recenti c’è un gran bisogno di essere in pace nella gioia del Signore, di essere felici e sorridere.

Quest’anno noi ragazzi stiamo scoprendo insieme le nostre qualità, uniche e originali, che sono

importanti strumenti da mettere in gioco per ”costruire” la Pace. Per questo, il percorso che facciamo quest’anno con l’ACR “Tutto da scoprire”, è ambientato nel laboratorio dell’inventore, dove sono presenti tantissimi strumenti e nascono nuove invenzioni.

Tu, caro Papa, sai bene che se uno strumento viene usato male o con un’intenzione sbagliata, esso

funziona male, può rompersi o portare a risultati sbagliati. Abbiamo allora bisogno che qualcuno ci insegni ad usarlo correttamente! Grazie agli insegnamenti dei nostri genitori, insegnanti, educatori, alle Tue parole ricche di Sapienza e, soprattutto, grazie alla Parola di Dio, possiamo (e vogliamo) usare al meglio i nostri strumenti per portare avanti il progetto di una Pace che parte dalla vita di tutti i giorni, fatta di piccole cose, eppure tanto importanti!

Noi tutti siamo una squadra di scienziati impegnati in un grandissimo laboratorio, che è il mondo. Solo lavorando insieme e nel modo giusto e portando a termine i nostri piccoli progetti di pace, possiamo rendere concreto quello universale pensato per noi dal Signore.

Una tra le invenzioni speciali su cui abbiamo riflettuto è la “pompa Volanta” per la quale raccogliamo i fondi; sarà completamente realizzata in Burkina Faso e permetterà a molti villaggi del Sahel di estrarre acqua dal sottosuolo e irrigare i campi. Questo progetto ci piace particolarmente perché ci permette di aiutare le persone che abitano in quei luoghi a vivere e lavorare con sempre maggiore dignità. Sarà una colomba un po’ speciale a portare in alto questo e tanti altri messaggi di Pace, con la Speranza che raggiunga ogni uomo, di qualsiasi età, nazionalità, etnia o pensiero religioso. Veramente crediamo che la Pace possa esistere solo se tutti ci riconosciamo FRATELLI! Solo così i conflitti potranno finire!

Papa, noi preghiamo per Te e con Te! Con l’aiuto di Dio, Ti chiediamo di portare al cuore di ogni

persona questo messaggio di Pace.

Papa, Te queremos mucho!

Papa Francesco: (…)

Grazie, ragazzi! A tutti auguro buona domenica e buon pranzo. Per favore, pregate per me.  Arrivederci!

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