Il Papa all’Angelus in questa domenica, Vigilia di Natale, ha invocato la pace per il mondo intero, pregando in particolare per la liberazione di quanti a causa della fede sono stati sequestrati e per le vittime ed i familiari della tempesta che ha colpito le Filippine. Ha chiesto infine alla Madonna di aiutare ciascuno ad accogliere il progetto di Dio.
“Nell’attesa orante della nascita di Gesù, il Principe della Pace, invochiamo il dono della pace per tutto il mondo”: così Francesco all’Angelus, pensando in particolare alle popolazioni “che più soffrono a causa dei conflitti in atto”. Poi un appello speciale:
“…affinché, in occasione del Santo Natale, le persone sequestrate – sacerdoti, religiosi e religiose e fedeli laici – siano rilasciate e possano tornare alle loro case”.
Il Papa ha quindi rivolto la sua preghiera per le vittime e i familiari dell’isola di Mindanao, nelle Filippine, colpita da una tempesta che ha causato morti e distruzioni.
“Dio misericordioso accolga le anime dei defunti e conforti quanti soffrono per questa calamità”.
Ripercorrendo, nella catechesi, il Vangelo odierno dell’Annunciazione, Francesco si è soffermato sul “contrasto” che si evidenzia “tra le promesse dell’angelo e la risposta di Maria”, laddove alla lunga rivelazione di Gabriele, “dettagliata e sorprendente”, “che apre prospettive inaudite”, Maria risponde con una “frase breve, che non parla di gloria, non parla di privilegio, ma solo di disponibilità e di servizio”. “Maria non si esalta – ha spiegato il Papa – di fronte alla prospettiva di diventare addirittura la madre del Messia”. “Maria non si vanta. E’ umile, modesta. Rimane come sempre”
“Questo contrasto è significativo. Ci fa capire che Maria è veramente umile e non cerca di mettersi in mostra. Riconosce di essere piccola davanti a Dio, ed è contenta di essere così. Al tempo stesso, è consapevole che dalla sua risposta dipende la realizzazione del progetto di Dio, e che dunque lei è chiamata ad aderirvi con tutta sé stessa”.
Come Gesù entrando nel mondo dirà: ‘Ecco io vengo….per fare , o Dio, la tua volontà’, così Maria dice all’angelo: ‘Ecco la serva del Signore’, rivelandosi ”collaboratrice perfetta del progetto di Dio”
“Mentre ammiriamo la nostra Madre per questa sua risposta alla chiamata e alla missione di Dio, chiediamo a lei di aiutare ciascuno di noi ad accogliere il progetto di Dio nella nostra vita, con sincera umiltà e coraggiosa generosità”.
Nei saluti finali, ai fedeli raccolti in piazza San Pietro, ancora una raccomandazione di Francesco:
“trovate qualche momento per fermarvi in silenzio e in preghiera davanti al presepe, per adorare nel cuore il mistero del vero Natale, quello di Gesù, che si avvicina a noi con amore, umiltà e tenerezza”.
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Roberta Gisotti per VaticanNews.va
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