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Arzergrande in piazza per Merieme

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Manifestazione di solidarietà con la famiglia della diciannovenne partita per combattere con l’Isis. L’amministrazione e le parrocchie invitano i cittadini a partecipare all’appuntamento in piazza don Luigi Segala

Un momento di incontro con tutta la comunità, per farsi conoscere e per condividere il dramma che stanno vivendo: è con questo spirito e con queste intenzioni che la famiglia di Merieme Rehaily, la diciannovenne che si sospetta possa essere stata reclutata dai terroristi dell’Is per andare a combattere in Siria, parteciperà martedì sera alla manifestazione che si terrà in piazza don Luigi Segala. Un appuntamento in cui credono l’amministrazione comunale e le parrocchie di Arzergrande e Vallonga che per l’occasione chiamano i cittadini a raccolta.

«Don Vittorio è al campo scuola ma invierà un messaggio», fa sapere il sindaco Luca Sartori, «mentre stasera sarà presente don Paolo. La famiglia di Merieme tiene molto a questa cosa, vogliono parlare con i concittadini, farsi conoscere, testimoniare la loro totale riluttanza verso qualsiasi forma di violenza e il terrorismo e condividere il loro dolore per la scomparsa della figlia. Mi auguro saremo in molti a sostenerli e a manifestare la solidarietà che meritano in questo momento così difficile. Purtroppo», conclude il sindaco, «non abbiamo novità sul caso e sulle ricerche di Merieme».

Nei giorni scorsi – scrive Il Mattino di Padova – Roudani Rehaily ha registrato un video- appello rivolto alla figlia, chiedendole di tornare e rassicurandola che ogni cosa sarà risolta. La diciannovenne manca da casa ormai da due settimane. Era uscita dicendo che sarebbe andata al mare con le amiche, ma non è più tornata. Secondo gli investigatori del Ros sarebbe andata a Istanbul, con un biglietto di andata e ritorno. Ma nella città turca si sono perse le sue tracce.

Intanto proseguono gli accertamenti sui contatti che la giovane ha avuto via internet, in particolare sui social network, con i presunti reclutatori dello Stato Islamico.

di Francesco Rossi per Redazione Papaboys

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