Categorie: GMG Cracovia 2016

Ascolta l’inno ufficiale della GMG 2016

“Beati i misericordiosi” è già il secondo inno di una Giornata Mondiale della Gioventù firmato da autori polacchi.
Il primo è „Abba Ojcze”, scritto da Jan Gora O.P. per la GMG di Chęstochowa del 1991, che ancora oggi gode di grande popolarità.

Dal 2000, con grande piacere, si esegue l’inno di Roma: „Emmanuel”.

Un vero successo, pur non trattandosi di un inno ufficiale, è la composizione ad opera del sacerdote italiano Marco Frisina, eseguita spesso agli incontri del Papa con i giovani. Si intitola „Jesus Christ, you are my life”.

Nota bene – lo scopo dell’accompagnamento musicale in questo caso non è soltanto quello di animare la cerimonia, o facilitare l’interazione tra i giovani, ma esattamente quello che indica il significato greco: lodare e glorificare. Inoltre, come gli altri simboli della GMG, la Croce e l’Icona, l’inno deve introdurre tutti i presenti alla preghiera. “Beati i misericordiosi” è l’inno ufficiale della XXXI Giornata Mondiale della Gioventù di Cracovia 2016. Il testo è stato inviato al concorso in una busta con scritto sopra “Dt 31, 19”. In questo passo l’autore dell’inno ha trovato l’ispirazione: 

“Ora scrivete per voi questo cantico”.

[box]L’inno ufficiale di Cracovia 2016[/box]

[box]Cracovia 2016 il “Making of”[/box]

[box]
1. Wznoszę swe oczy ku górom, skąd
Przyjdzie mi pomoc;
Pomoc od Pana, wszak Bogiem On
Miłosiernym jest!

2. Kiedy zbłądzimy, sam szuka nas,
By w swe ramiona wziąć,
Rany uleczyć Krwią swoich ran,
Nowe życie tchnąć!

REFREN: Błogosławieni miłosierni,
albowiem oni miłosierdzia dostąpią!

3. Gdyby nam Pan nie odpuścił win,
Któż ostać by się mógł?
Lecz On przebacza, przeto i my
Czyńmy jak nasz Bóg!

4. Pan Syna Krwią zmazał wszelki dług,
Syn z grobu żywy wstał;
„Panem jest Jezus” – mówi w nas Duch.
Niech to widzi świat!

BRIDGE
Więc odrzuć lęk i wiernym bądź,
Swe troski w Panu złóż
I ufaj, bo zmartwychwstał i wciąż
Żyje Pan, Twój Bóg!
[/box]

Di cosa parla l’inno della GMG 2016?

Jakub Blycharz, compositore e autore dell’inno della Giornata Mondiale della Gioventù di Cracovia 2016, subito dopo aver vinto il concorso per l’inno ha rilasciato un’intervista per noi. Ha raccontato che, prima di mettersi all’opera, aveva cercato ispirazione nella Bibbia. Così aveva trovato una promessa contenuta nel libro del Deuteronomio, al trentunesimo capitolo, nella parte intitolata “Il cantico di testimonianza”: “Ora scrivete per voi questo cantico e insegnatelo agli Israeliti; mettetelo loro in bocca, perché questo cantico mi sia di testimonio contro gli Israeliti”.

È così che ha avuto inizio il lavoro per l’inno e il carattere espresso dal versetto biblico menzionato pervade l’intera canzone. Il testo affonda le sue radici nelle Sacre Scritture e ne esprime il contenuto con parole poetiche. L’inno si apre con un estratto del Salmo 121 (120), che infonde nei nostri cuori pace e fiducia nel misericordioso sguardo che il Signore ci rivolge; Egli porterà a compimento la promessa di essere accanto all’umanità “ora e per sempre”. Proprio nella prima strofa, al centro della citazione veterotestamentaria, Dio è descritto come misericordioso.

Nella seconda strofa troviamo riferimenti alla parabola della pecorella smarrita del Vangelo di Luca (Lc 15, 1-7), che suscita speranza nello sforzo continuo di Dio di riportare l’uomo alla pienezza della vita. Nella parabola Gesù assicura che, in cielo, vi è immensa gioia per la conversione di ogni peccatore. Attraverso la Sua morte in croce, Gesù ha spalancato per noi le porte di una nuova vita: ha condotto l’umanità a un piano eterno di salvezza per mezzo del Suo Santissimo Sangue, versato per noi.

Il ritornello riprende le parole della quinta Beatitudine del Discorso della Montagna, del Vangelo di Matteo (Mt 5, 3-10): “Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia”. Si tratta del motto della Giornata Mondiale della Gioventù che si svolgerà a Cracovia, città del messaggio della Misericordia consegnato a S. Faustyna Kowalska.

La terza strofa è una parafrasi delle parole del Salmo 130 De profundis: “Se consideri le colpe, Signore, / Signore, chi potrà sussistere? / Ma presso di te è il perdono: / e avremo il tuo timore”. L’atteggiamento di Dio nei nostri confronti ci ispira a vivere la misericordia nelle relazioni con il prossimo.

La strofa successiva comunica il significato di alcuni punti fondamentali del Kerygma (l’insieme delle verità fondamentali contenute nel Vangelo), che riguardano la nostra liberazione nella crocifissione, morte e Risurrezione di Cristo, oltre all’accoglienza di Gesù, nella fede, quale unico Signore e Salvatore.

Il bridge dell’inno contiene un incoraggiamento a vivere nel segno della speranza e della fiducia, che scaturiscono dalla Risurrezione di Gesù Cristo.




A cura di Redazione Papaboys

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