Strage nelle grandi pinete attorno ad Atene: sono una cinquantina finora i morti accertati negli incendi che stanno devastando da 24 ore l’Attica. Il bilancio è ancora provvisorio, mentre il fuoco continua ad avanzare senza che i pompieri riescano a domarle. Il maggior numero di vittime si conta nei dintorni della località balneare di Mati, a 40 chilometri dalla capitale, dove un gruppo di 26 persone carbonizzate è stato scoperto stamattina nel cortile di una villa. La Guardia costiera greca ha trovato anche i corpi di tre donne e di un bambino nei tratti di mare vicino ai roghi: migliaia di cittadini e turisti sono scappati infatti verso le spiagge per essere evacuati da navi della Marina, yacht e barche da pesca. Cinque persone, che si erano gettate in acqua per sfuggire alle fiamme che li avevano circondati, sono state salvate da un traghetto.
La Grecia ha chiesto l’aiuto internazionale per la capitale, che vede decine di case distrutte e cittadini e turisti fuggire verso le spiagge per essere soccorsi tramite imbarcazioni.
Le autorità hanno dichiarato lo stato di emergenza e chiesto l’aiuto dell’Unione Europea. Un vasto incendio avanza a nordest di Atene, nei pressi di Penteli, muovendosi verso la città di Rafina. Nella vicina Mati la Guardia Costiera è stata costretta a intervenire per evacuare i turisti intrappolati sulla spiaggia.
Un secondo incendio sta devastando le pinete in una zona a 50 chilometri a ovest di Atene. Il fumo denso, arrivato fin sulla capitale, ha costretto alla chiusura della principale autostrada di collegamento con il Peloponneso.
Sul campo sono stati dislocati centinaia di vigili del fuoco e decine di mezzi. Sette aerei anti-incendio e quattro elicotteri cercano di circoscrivere i roghi dall’alto. Ma non basta, e Atene chiede aiuto a Bruxelles. Il governatore dell’Attica, che ha proclamato lo stato di emergenza nella zona est e ovest, sta mettendo a disposizione bus e cisterne di acqua per aiutare a domare le fiamme. Migliaia le persone fuggite, decine le auto distrutte e le case incendiate.
“Il fuoco infuria senza sosta, facciamo appello ai residenti di dirigersi verso Corinto per proteggere se stessi e i propri figli”, il drammatico appello del vicesindaco di Megara, che sorge nei pressi di Kineta, dove le fiamme avanzano con maggiore velocità. “La gente piange, urla al telefono, mentre bruciano le auto parcheggiate e le sirene risuonano ovunque. L’aria è torrida, le fiamme sono vicine”, la drammatica testimonianza di un cronista nei pressi di Rafina, non lontano da Penteli, epicentro dell’incendio. Sei persone, secondo i vigili del fuoco, sono state ricoverate per ustioni. Tre ospedali della capitale sono in stato di allerta e si stanno attrezzando per ricevere altre persone coinvolte negli incendi –
Rainews24 / Corriere
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