Non dimentichiamo questo nome: Saffie Rose Roussos. Aveva solo 8 anni ed è la più giovane delle 23 vittime dell’attentato suicida firmato Isis, avvenuto a Manchester la sera di lunedì 22 maggio.
Paul Reid, 43 anni, un uomo che, esperto di primo soccorso, è intervenuto per dare una mano e ha cercato aiutare anche Saffie, racconta gli attimi strazianti che hanno preceduto la morte della bambina. Quest’ultima era gravemente ferita, piangeva e chiamava disperatamente la mamma: “Era devastante”, dice il soccorritore. Reid ha avvolto a piccola nel proprio cappotto e l’ha deposta su una barella improvvisata, montata insieme a due o tre poliziotti, in modo che la piccola potesse essere portata di corsa in ospedale. Solo dai giornali, ha scoperto che non ce l’aveva fatta.
Nella Manchester Arena, il luogo dove poco prima si stava svolgendo il concerto di Ariana Grande, arrivata alla tappa finale del suo Dangerous Woman Tour, regnavano il terrore e il caos più totali, racconta ancora il soccorritore. Lui ha chiamato il numero di emergenza e ha calcolato che erano passati pochi secondi dopo l’esplosione della bomba, avvenuta alle 22.30 ora locale (le 21.30 in Italia). Evidentemente era stato uno dei primi ad accorrere.
Quando l’ha vista, Saffie era per terra vicino ad un’uscita: era ancora cosciente e con gli occhi aperti. Aveva difficoltà a respirare e tremava di freddo. Paul Reid pensava che sarebbe riuscita a sopravvivere, invece, purtroppo, non è stato così. Si sono salvate invece Lisa Roussos, 48 anni, e Ashlee Bromwich, di circa 20 anni, rispettivamente madre e sorella della piccola vittima.
Per quanto non sia riuscita a diventare grande, Saffie aveva una notevole personalità ed è ricordata per il suo “tocco creativo”. Ad usare questo termine così particolare è Chris Upton, dirigente scolastico dell’istituto elementare che la piccola frequentava, la Tarleton Community Primary School.
Upton racconta al quotidiano britannico The Guardian: “Saffie era semplicemente una bellissima bambina in ogni aspetto della parola. Era amata da tutti e il suo calore e la sua gentilezza rimarranno un piacevole ricordo. Saffie era silenziosa e assordante con il suo tocco creativo”. La cantante Ariana Grande, sconvolta per quanto è avvenuto al suo concerto, ha annunciato che pagherà il funerale della bambina come quello degli altri suoi giovanissimi fans che erano andati a sentirla lunedì sera, dopo aver aspettato con ansia quel momento.
Fonte www.notizie.it
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