Quante volte ci soffermiamo a pensare alla bellezza della vita senza permettere alla nostra mente di dirigersi verso orizzonti di pandemie, guerre, crisi economiche, o anche più semplicemente, fatture da incassare, spese e ristrutturazioni urgenti, problemi vari da gestire e risolvere?
di Daniele Venturi
Facciamo oggi un ‘tuffo reale’ in questo tempo che ci apprestiamo ad attraversare con lo sguardo degli innamorati della vita, e proviamo a godere dei momenti semplici, che forse non abbiamo mai troppo valorizzato. Prendiamoci con amore – ed anche determinazione se necessario – il tempo di vivere adesso, nell’attimo presente, e con bontà, se possibile.
La stagione della primavera che invia segni di presenza sopra i radar delle nostre testoline… piene di preoccupazioni, è un momento di rinascita, di rinnovamento e di speranza. In questa stagione, la natura si risveglia dal suo letargo invernale e si ripopola di fiori, colori e suoni; ed anche di emozioni profonde, e vibrazioni inascoltate.
La primavera è ovvio, rappresenta una delle stagioni più amate e attese dell’anno e ne annuncia il preludio, la festa del papà, che cade proprio durante questa stagione: è un momento in cui proprio la natura ci ricorda l’importanza di omaggiare la vita e le persone che ci sono vicine. Per questo motivo, la festa del papà può essere l’occasione giusta per ricordare e ‘vivere’ chi ci ha trasmesso l’amore per la natura e per la vita stessa.
Un padre che ama la natura è spesso colui che ci ha trasmesso il rispetto per l’ambiente e per gli esseri viventi che lo abitano; potrebbe averci portato a fare escursioni in montagna, a visitare parchi naturali o a passeggiare nei boschi. Grazie a lui, abbiamo imparato a riconoscere le piante, gli animali e i loro habitat, sviluppando un senso di cura e di responsabilità nei confronti del creato, e speriamo anche dei suoi abitanti.
Ogni respiro di primavera insomma, ha in se il ‘potenziale’ dell’esistenza e con l’equinozio del 21 marzo possiamo sperimentare proprio questo: il potenziale! Dobbiamo ritrovarlo nella simbologia del seme che un giorno sceglie di svegliarsi dal torpore invernale, prendendo il coraggio di svelarsi nella meraviglia della vita ma che entro di sé si compone comunque di uno stato provvisorio di morte o di riposo.
Come il seme si apre per germogliare così noi lasciamo alle nostre spalle l’oscurità e camminiamo verso la luce: sembra un’affermazione esoterica, ma è invece prassi di ‘battaglia esistenziale’ in corso. Dovere di ciascuno di noi è quindi far sbocciare la speranza intorno alle nostre onde vitali, che possibilmente diventino contagiose.
Anche nelle culture pagane, in particolar modo in quelle amazzoniche, la scintilla di luce che era nata al solstizio d’inverno, ha ormai raggiunto la maturità e, da questo punto in poi, la Luce Trionfa attraverso un lunghissimo Espiro della Dea che rende tutto visibile, manifesto e luminoso. Anche la mitologia interpreta il bello che c’è: il mito legato alla primavera è quello di Demetra, dea della fertilità e dell’agricoltura, e Kore (o Persefone o Proserpina), figlia sua e di Zeus: tutto è trionfo!
A Tokyo si risvegliano i sakura
Primavera, meravigliosa ed attesa in tutto il mondo, è un insieme di metafore, intrecci, percorsi e luoghi, ma ci sono alcune ‘tappe’ che si distinguono per la loro bellezza ed il loro fascino unico; tra queste, Tokyo è senza dubbio una delle città più affascinanti da visitare durante la stagione dei fiori di ciliegio.
In Giappone, la fioritura dei sakura, i fiori di ciliegio appunto, rappresenta un momento di grande importanza culturale e sociale. Ogni anno, tra marzo e aprile, i parchi ed i giardini della città si riempiono di colori e profumi, attirando migliaia di turisti da tutto il mondo. La bellezza dei sakura, poco conosciuti, risiede non solo nella loro delicatezza e nell’intensità del colore rosa, ma anche nella loro breve durata. Infatti, i ‘fiori di ciliegio’ durano soltanto per pochi giorni, rendendo la fioritura ancora più speciale e preziosa.
Durante la fioritura dei sakura, i giapponesi si riuniscono nei parchi per organizzare picnic sotto gli alberi in fiore, in un’atmosfera di gioia e allegria; molti ristoranti e caffè creano menù speciali a tema sakura, offrendo piatti e dolci a base di petali di ciliegio.
Il Parco Showa Kinen, situato sull’ex base aerea di Tachikawa, con gli ampi prati, le aree boschive e i giardini fioriti stagionali, è un must per chi ama non solo i sakura, ma anche i tulipani, co-protagonisti dei primi in questa stagione.
Fino al 2 aprile l’area di ARK Hills, tra Akasaka, Roppongi e Kasumigaseki, sarà animata dall’ARK Hills Sakura Festival 2023, con stand gastronomici dei più rinomati ristoranti del posto, laboratori di artigianato, spettacoli musicali e altri eventi che si possono godere guardando e toccando i ciliegi in fiore, illuminati di sera. Sempre per gli spettacoli di luce, è imperdibile l’evento Yozakura Jewellumination, dal 18 marzo al 9 aprile, presso il parco dei divertimenti Yomiuri Land. Inoltre, fino al 17 aprile, si tiene il Naked Sakura Aquarium, con opere d’arte digitali ispirate a un giardino giapponese esploso in primavera.