Auguri di cuore a Suor Kornelia di Medjugorje. Oggi è il suo compleanno
LE FRASI DI SUOR CORNELIA
– Io mi occupo ma non mi preoccupo
–Soffri, offri e pedala
– Massimo rispetto per le altre religioni ma difendo la mia fede fino al martirio
– Se vogliamo ottenere qualcosa da un bambino diciamogli: tu che sei tanto bravo, (anche se noi sappiamo che non è bravo per niente) lo stesso vale a mio avviso con gli adulti. Per andare verso l’altro ci vuole tanto tanto amore, poi tanta preghiera, pazienza, benevolenza, ….
– Nella famiglia bisogna passar sopra, raddolcire per ottenere. Per ottenere bisogna pregare, per pregare bisogna piegare le ginocchia e pregare affinchè io diminuisco e Lui cresce in me nell’umiltà, nell’amore, nella pace e nel perdono
– Un sorriso ti porta nel paradiso e non costa niente
– cerchiamo di brontolare meno in famiglia e di pregare di più perchè la lingua non ha le ossa ma spezza le ossa, cerchiamo di non spezzarle
– San Giacomo ha detto: chi non pecca con la lingua è santo
– per Cristo è importante non essere importante
– più umiltà meno orgoglio in famiglia
– 1 virtù la pazienza, 2 la pazienza, 3 la pazienza, 4 avere pazienza per quelli che ti parlano di pazienza. Grande virtù la pazienza!
– bastano 3 parole in famiglia come dice papa Francesco: permesso, scusa e grazie
– il troppo benessere uccide l’essere
– progresso a volte è regresso
-a volte non si prega in famiglia perchè ci si vergogna l’uno con l’altro non perchè non c’è desiderio di pregare
-Dio e la nostra gioia e speranza, coraggio!
– Seneca dice: mentre rimandi la vita passa!
Subito dopo lo scoppio del conflitto nella ex-Yugoslavia, due suore, Suor Josipa e Suor Kornelia Kordic, in seguito alla distruzione del loro convento nella Bosnia centrale, cercarono rifugio nel loro paese natale, Medjugorie.
Lì, presa coscienza della drammatica situazione di sofferenza sia fisica che spirituale del loro popolo, appoggiandosi ad alcune strutture messe a disposizione dagli abitanti del paese, iniziarono a dare rifugio ed assistenza a centinaia di persone che fuggivano dalle zone più disastrate cercando aiuto dove gli echi della guerra sembravano se non assenti almeno più attenuati. La disponibilità delle suore era grande e altrettanto intenso era l’impegno degli abitanti del paese e dei pellegrini. Ma le esigenze della moltitudine di povera gente proveniente da tutta la Bosnia, erano davvero smisurate.
Nel 1992, in piena guerra civile dell’ex Jugoslavia, incurante dei pericoli, Suor Josipa su un terreno di proprietà della sua famiglia (terreno tutto pietre e rovi ) in località Vionica, alle porte di Medugorje, piantò le prime tende recuperate alla buona e iniziò ad ospitare profughi provenienti un po’ da tutta la Bosnia, bambini, anziani, famiglie intere che cercavano rifugio e aiuto. In poco tempo si ritrovarono sotto quelle tende fatiscenti più di 250 persone, Josipa confidava e veniva veramente aiutata giorno per giorno dalla Divina Provvidenza, arrivavano pochi aiuti soprattutto dai pellegrini che conoscendo Medugorje avevano iniziato a conoscere la triste e tremenda realtà di Vionica.