E’ proprio nel servizio per i fratelli che si costruiscono le società a dimensione fraterna, dove ciascuno trova in uguaglianza la propria realizzazione piena. Oggi tutto ciò sembra non possibile, ma noi cristiani dobbiamo essere la speranza, quel lievito e quel sapore che la vita sa assumere quando ci ricordiamo che non si cammina mai da soli nelle strade della vita.
Abbiamo avuto nell’anno che ci mettiamo nell’archivio personale della vita due esempi ‘mondiali’ e ‘personali’ di tali possibilità: l’atto di umiltà di Benedetto XVI (da riscoprire nel ‘pensiero’ e da tenere presente passo per passo ogni giorno) e l’ingresso in bontà di Papa Francesco (per il quale ogni giorno pregare cercando di imparare da Lui l’attenzione per il prossimo). Ecco, i “nostri” due Pontefici quest’anno ci hanno spiegato con i gesti (oltre che con l’insegnamento di parole, resta fondamentale – il Magistero) che è possibile fare agli altri ciò che si desidera possa essere fatto a noi stessi. Questa è la strada, sempre, ma anche oggi. Questo è il cammino che auguro a tutti, con tutto il cuore!
Sono felice – e non lo nascondo – perché nel centro nucleare della crisi, dopo che anche la nostra Associazione ha ricevuto una sferzata di difficoltà e rischio di chiusura, ci siamo rimboccati le maniche ed abbiamo impugnato ancora il Santo Rosario e ci siamo messi di nuovo per tante ore in ginocchio di fronte a Gesù, ripristinando quello che è stato possibile e che ci è stato permesso. Tanti problemi restano per una piccola realtà come la nostra, ma essere nuovamente on line con www.papaboys.org ci restituisce quella continuità di comunicazione e vita che già la pagina Facebook www.facebook.com/Papaboys aveva iniziato a rendere nuovamente presente. Ci aiuta anche twitter in questa opera, non dimentichiamolo @ciaokarol
Faremo naturalmente tutti gli sforzi necessari per ritornare in questo 2014 ad essere quella piccola realtà di azione cristiana e provocazione al’ bene e bello’ per i giovani che hanno contraddistinto il nostro cammino da quando abbiamo iniziato a metterci in discussione per Gesù. Restiamo sui Suoi passi, confrontiamoci sempre di più con Lui personalmente nella nostra quotidianità e vivremo un nuovo anno felici, gioiosi e sereni perché… normali. Dal 15 gennaio, a Dio piacendo, come richiesto da tanti di voi, ritorneremo anche ad aprire il tesseramento associativo, ma sarà molto particolare, ricordiamoci sempre che la Chiesa per prima (e quindi anche noi) non abbiamo bisogno di “clienti”, ma di “credenti”.
Questo vi auguro carissimi fratellini e sorelline, un anno di normalità! Un anno da cittadini residenti del Regno di Dio! Un anno da cristiani e cattolici coerenti nei pensieri e nelle opere. Un anno da veri figli di Dio! Amen
Daniele Venturi
Presidente Associazione Nazionale Papaboys
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