Finis Mundi

‘Avevo fatto un terribile patto con il diavolo ma… Gesù mi ha liberata’. Parla una ragazza di 18 anni

Questo è il titolo della toccante testimonianza di Karolina, una ragazza di 18 anni che, insieme con sua cugina Karina di 17 anni, ha vissuto un’esperienza terribile: quella di essere posseduta da Satana, seguita da un evento stupendo: la sua liberazione e la sua avvenuta grazie all’intervento potente di Gesù.

La testimonianza è stata fatta sotto forma di intervista guidata da Suor Leonia, una suora Micaelita. “Come può Satana scacciare Satana? Se un regno è diviso in se stesso, quel regno non potrà restare in piedi; se una casa è divisa in se stessa, quella casa non potrà restare in piedi. Anche Satana, se si ribella contro se stesso ed è diviso, non può restare in piedi, ma è finito. Nessuno può entrare nella casa di un uomo forte e rapire i suoi beni, se prima non lo lega. Soltanto allora potrà saccheggiargli la casa”. ( Marco 3,23-27). Introduzione: Karolina ha 18 anni e sua cugina Karina 17. Entrambe provengono da un piccolo villaggio. Da adolescenti, tutt’e due hanno fatto delle scelte sbagliate e purtroppo hanno fatto esperienza dell’orribile oscurità demoniaca. Karolina era posseduta, Karina era invece tormentata dai demoni. …

… Entrambe sono state salvate nel nome del Signore nostro Gesù Cristo: senza di lui non c’è salvezza. Inoltre, hanno sperimentato l’intercessione e la potenza di Maria Immacolata, S. Giuseppe, S. Michele Arcangelo e gli Angeli Custodi. Con il permesso del loro esorcista, testimoniano ciò che il Signore ha fatto per loro. Si potrebbe tranquillamente affermare che “ erano morte e sono tornate alla vita nel Signore Risorto”.
Karolina: Descrivere questa esperienza non sarà facile. Tuttavia confido in te, Gesù. Grazie per avermi dato coraggio e grazie per la tua costante presenza. Tu metti sempre la mano sulla mia spalla e mi sorridi dolcemente. Credi in me. Il mio Angelo Custode guarda curiosamente il foglio di carta che ho davanti, sembra essere contento di ciò che scrivo. Mio caro amico, ti ringrazio di esserci. E, infine, la potenza dello Spirito Santo riempie il mio cuore. E’ come una scintilla il segno del Fuoco di Dio. Purtroppo c’è anche Satana. Da lontano osserva ogni mia mossa. “ Non Ce la fai” sussurra, appoggiato allo stipite della porta. Bello, e attraente, spontaneamente non farà mai vedere la sua brutta faccia. Tuttavia, basta solo che Gesù muova le sopracciglia, e il demonio deve allontanarsi immediatamente. “ Dio ti amo e ho bisogno di Te” Ripeti questo ogni giorno e raggiungerai il Cielo.

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S.L. Karolina, ha appena diciotto anni e già hai sperimentando la battaglia spirituale tra il Bene e il Male. Il 29 marzo 2014, in una riunione dell’Associazione delle Dame del Beato BronislaoMarkiewicz, sotto il patrocinio di San Michele Arcangelo, hai dato insieme con tua cugina Karina la tua prima testimonianza. Che cosa ti spinge a continuare a parlare e a scrivere della tua liberazione?
K: In primo luogo, voglio dare gloria a Dio che mi ha liberato dalle fauci di Satana. Nonostante la mia giovane età ero posseduta e sono stata esorcizzata. In secondo luogo, vorrei far vedere la natura dei demoni che hanno un solo scopo, quello di distruggere l’uomo. Per volontà di Dio ho sperimentato il loro agire, le seduzioni, le paure e anche terribile lotte. Solo grazie all’intercessione dei santi; di Maria Immacolata, S. Michele, San Giuseppe, degli Angeli Custodi e anche attraverso le preghiere di mia madre e di molte persone, tra cui le suore Michaelite che hanno pregato durante i miei esorcismi, sono stata salvata e non morta di paura. In terzo luogo, vorrei che la mia testimonianza fosse di aiuto agli altri, soprattutto ai giovani che per curiosità ascoltano la musica metal, leggono libri che parlano di vampiri, vogliono essere superiori ad avere potere sugli altri. Vorrei che sapessero che tutto questo porta a conseguenze terribili.
S.L. Andiamo al punto. Sono consapevole che la sua testimonianza potrebbe essere lunga come un libro, ma cerchiamo di soffermarci solo su alcuni fatti. Qual è stato il motivo della tua confusione? Quando hai incominciato la strada che porta verso il nulla?

K: Avevo circa sette anni, quando nelle mie mani sono capitate per la prima volta alcune riviste pornografiche. Le ho trovate in soffitta, ben nascoste. Certamente appartenevano a mio padre. Con il tempo, ho condiviso il mio segreto con mio fratello e con i vicini di casa. Eravamo bambini innocenti, curiosi del mondo. Satana vigilava, cercando di sfruttare ogni possibile situazione. Gli errori degli adulti spesso ricadono sui bambini. Avevo 12 anni e non mi rendevo conto che stavo entrando sotto un patrocinio particolare. Da sempre mi consideravo una ragazza allegra, forse un po’ strana. Avevo sempre la passione per la scrittura ed ero dotata di grande fantasia. Non c’è quindi da stupirsi se decisi di scrivere. I miei primi scritti non erano nulla di particolare. Non erano nemmeno un “ Assaggio” di quello che avrei potuto realizzare in futuro. Fu sorprendente anche la reazione dei miei amici e compagni di classe. Erano sorpresi. Motivata, mi misi a scrivere, soddisfacendo il mio ego. Da ragazza grassa e piena di complessi, come ero allora, dovevo maturare per riuscire ad accorgermi della continua presenza di Satana. Altra cosa che mi ha trascinato in bassò è stata la mia grande passione per la musica metal. E’ difficile spiegare a parole il suono eccitante della chitarra e della batteria. Questa musica ha l’effetto di una droga, dà un senso di potere e di incrollabile fiducia in se stessi. Questo è uno di quei tipi di musica che ti affascinano perché è fiducia in se stessi. Questi è uno di quei tipi di musica che ti affascinano perché è perversa e ti conduce in un’atmosfera misteriosa. L’ultimo fattore che mi ha influenzato è stata la situazione che vivevo dentro casa. Le liti feroci tra i miei genitori mi portavano spesso a piangere. Allora decisi che il mio secondo nome sarebbe stato “odio”. Qualcuno che non ama, non può essere ferito. E’ strano ma tanti adulti la pensano così.


S.L. Se ho capito bene, la situazione che vivevi a casa tua ti ha portata a trovare rifugio nella musica metal, nello scrivere libri e nell’avere contatti con il mondo del demonio. Quali sono stati questi libri e dove hai trovato una tale ispirazione?
K.in realtà tutto è iniziato con la lettura della serie di libri della saga di “ Twilight”. Con mia cugina Karina ci scambiavamo spesso informazione sui vampiri e lupi mannari. Il destino del vampiro Edward, tormentato e innamorato di una ragazza normale, ci ha veramente impressionate. Desideravamo sperimentare qualcosa di simile. Parlavamo lunghissime ore di questa esperienza, volendoci trovare al posto di Bella. Il libri “ Twilight” è stato per noi l’iniziazione per entrare nel mondo delle creature demoniache, nascoste sotto una falsa umanità. Col trascorrere del tempo, il solo parlarne no era più sufficiente. Abbiamo allora iniziato a creare una vera e propria storia, con i protagonisti di “ Twilight”. Satana ci preparava lentamente a questo, ma soprattutto attendeva di essere invocato.
S.L. che cosa è successo alla tua sensibilità, in quale misura questi libri hanno influenzato il tuo comportamento a casa, a scuola? I tuoi genitori si sono accorti di questi cambiamenti?
K. Il mio rapporto con gli amici e compagni stava cambiando lentamente. Li disprezzavo, perché non erano stravaganti e non ascoltavano musica metal. I miei sogni hanno cominciato ad avverarsi, ma ero sempre più infelice e confusa. Cercavo la fuga nella musica, entrando nei ritmi di un metal sempre più pesante. Niente e nessuno poteva aiutarmi. Le relazioni con i miei genitori e con mio fratello stavano peggiorando. Giravo come una pazza. Gridavo e sbattevo la porta di casa per mostrare la mia presenza. I miei attacchi di nervi erano come un uragano, distruggevo tutto quello che mi capitava per le mani. Le copertine dei miei quaderni erano pieni di pentagrammi, di croci rovesciate e di nomi dei diversi gruppi metal. Mi vestivo di nero. Gli amici cominciarono ad avere timore di me e le amiche erano gelose di questo. Una compagna un giorno mi ha detto: “ Sembravi avere la morte negli occhi, pieni di odio, avevo persino paura di parlarti, ho avuto l’impressione che mi volessi uccidere”. Non cambia affatto che il mio atteggiamento la impressionasse. Ho avuto una cerchia di ammiratori, che però disprezzavo. Ora so che il periodo peggiore della mia vita è stata la seconda ginnasio. Da ragazza persa come ero, sono diventata cattiva. Consapevolmente scandalizzavo gli altri e li persuadevo a fare del male. volevo essere un demone e disprezzavo le altre persone, che consideravo solo dei vermi. Musica, scrittura e interesse per l’occultismo: un circolo vizioso da cui non potevo più fuggire. In testa avevo pensieri ossessivi di morte e di sangue. In poco tempo ho incominciato atagliarmi la pelle. Piccole ferite cutanee. Mi piaceva vedere il sangue sulla pelle, poi lo leccavo spesso, assaporandone il gusto. La storia scritta da me e da mia cugina ebbe un grande sviluppo. In questo romanzo avevamo messo molti demoni con diverse funzioni. Nei nostri libri umiliavamo gli Arcangeli e anche Maria Santissima.
S.L. da adolescente eri alla ricerca del tuo idolo nel quale poter “ annegare” il tuo cuore sensibile, anche se apparentemente duro.

K. si, questo è vero. La mia vita è cambiata quando ho incontrato un ragazzo. Un ragazzo con un grande carisma e un’incredibile voce. A dire il vero, non ho mai scambiato una parola con lui, ma dopo un concerto del suo gruppi, non sono più riuscita a dimenticarlo. Lui cantava nel gruppo musicale di mio fratello, così potevo facilmente avere notizie “ di prima mano” su di lui. M ero innamorata di lui come un’ adolescente, ma l’oggetto della mia ammirazione probabilmente aveva stretti contatti con Satana. I testi delle canzoni che lui scriveva erano sporchi e pieni di cattiverie, per esempio una canzone parlava di necrofilia. Il mio innamoramento per lui divertiva gli altri ( secondo loro non avevo nessuna possibilità di mettermi con lui), mentre mio fratello storceva la bocca. Lo conosceva molto bene dalle prove che facevano insieme e parlava di lui con una certa avversione. Mi ricordo solo una frase detta da mio fratello su di lui: “ dice cose che ti fanno girare la testa”, lo ha definito “ un satanista intellettuale”. Questo mi ha colpito molto. Volevo essere come lui. Bella, ammirata e cattiva fino alla punta dei capelli. Volevo che lui si accorgesse di me. Avevo un solo desiderio: quel ragazzo doveva essere mio, lo dovevo avere sotto i piedi. Un altro concerto mi ha motivato ad agire. Satana ha risvegliato in me tutta una serie di sentimenti, che non riuscivo a superare. Satana giocava con i miei sentimenti, alimentando la speranza. Ero pronta ad andare più in là.
S.L. Dici Satana ti dava questi pensieri, decisioni, sentimenti. Quasi non ci credo guardando ora il tuo volto amichevole, allegro e tranquillo.
K. Prima che Cristo mi ridesse il volto pieno di fiducia nella Sua vittoria, ho percorso una strada da incubo. Nell’amicizia tra me e mia cugina si introdusse il male. abbiamo iniziato ad odiarci a vicenda, Satana metteva nelle nostre orecchie parole piene di gelosia. Tuttavia, ci univano i libri perché la nostra storia, nonostante la reciproca antipatia, doveva continuare. Nessuna di noi due voleva smettere di scrivere. Mia cugina aveva fissato una data di morte per se stessa, mentre io mi perdevo nell’oscurità, troppo orgogliosa per ammettere che avevo un problema. Le notti sono diventate una serie di tormenti. Non riuscivo neanche a dormire perché sentivo una presenza minacciosa nella mia stanza. Tale paura mi faceva entrare in paranoia. Ironicamente, per farmi coraggio, ho cominciato ad ascoltare metal satanico di notte. Anche quando riuscivo ad addormentarmi, mi venivano subito degli incubi. Sentivo che durante il sogno satana voleva prendere la mia anima, sentivo che la strappava dal mio corpo. Il terzo e ultimo concerto del mio ragazzo fu un momento di tregua dal mio inferno. Dio cessava lentamente di esistere in me. Frequentavo la chiesa ma recitavo le preghiere solo con la bocca e lo facevo perché ero costretta. Avevo una grande rigetto per Gesù e per tutto ciò che era santo. Come se tutto ciò non bastasse, ho iniziato anche a dipingere. Mentre disegnavo calici pieni di sangue, ascoltavo metal. Mi consideravo un’artista imperfetta e un angelo con le ali spezzate.
S.L. Ad ascoltarti, mi vengono in mente le parole di Gesù, che ha detto che un regno diviso in se stesso non può restare in piedi e che andrà in rovina. Si vede in tutto questo una certa fretta del male. a quanto pare Satana percepiva che potevate essere liberate dal suo dominio, per questo vi calpestava sempre più forte, aggiungendo un altro anello alla potente catena del male. continuavate a scrivere ancora i volumi dei vostri romanzi?
K. si, un altro anello del maligno era questo: nei racconti della saga di mia cugina si insinuarono i demoni. Per la seconda volta ci siamo ispirate ad altri libri. A quel tempo, abbiamo creato un personaggio di nome Chase ( demone) la personificazione del male e del potere. Come ho saputo più tardi, mia cugina ha invitato Chase nella propria vita, parlava con lui già da un po’ di tempo, cosi come si fa con una persona viva. Karina mi scriveva spesso che stava assumendo droghe. Non sapeva più cosa fare. La ragazza di un tempo piena di orgoglio improvvisamente era caduta in una forte depressione. Ho cominciato a rimproverarla e la nostra storia sui demoni ebbe una battuta d’arresto. Smettemmo di scrivere.
S.L. La decisione di smettere di scrivere, non ha risolto il problema. Ha avuto il desiderio di uscire fuori da questo mondo di tenebre?
K. Istintivamente volevamo eliminare gli ospiti non graditi della nostra vita. Credevamo semplicemente che smettendo di scrivere sarebbe finito tutto. Satana, però, si è infuriato. Entrambe abbiamo iniziato a vivere nella paura. Io non riuscivo a dormire la notte, mia cugina doveva subire le visite dei demoni. Ho incominciato a cercare aiuto in mia madre, mettendola a conoscenza di alcuni miei strani episodi. Il diavolo però, rimaneva inattivo. Utilizzando l’influenza che aveva sui nostri sensi, riuscì alla fine a convincerci di farlo entrare nella nostra vita. Per istigazione del diavolo, ho chiesto a mia cugina di insegnarmi a parlare con i demoni. Già lo stesso giorno riuscivo a vedere le loro forme invertite e a sentire le loro voci sussurrate. Nel momento in cui imparai a parlare con i demoni, la macchina del progetto di Dio per salvarci si mise in moto. Gesù Misericordioso ci ha dato la possibilità di pentirci e di abbandonare la strada del maligno. Desideravo un miracolo. Cominciai a pregare durante la notte. Di solito, anche se riuscivo ad addormentarmi, subito i demoni mi svegliavano alle tre di notte, terrorizzandomi. In questi momenti iniziavo a pregare, ma recitare il Rosario era molto difficile. Forse involontariamente attraverso le preghiere notturne invitai Dio nella mia vita, chiedendogli di aiutarmi. Ed Egli mi ha risposto.


S.L. Di chi si è servito Gesù Misericordioso, che vi ha cercate da sempre?
K. Qualcosa dovevamo fare. Vedevamo i demoni girare tra di noi come i vivi. La svolta è stata il giorno 29 settembre, nella festa dei Santi Arcangeli. Insieme con mia cugina siamo uscite per una lunga passeggiata. Le nostre discussioni erano incentrate principalmente sulla presenza costante dei demoni. I loro attacchi erano diventati brutali, specialmente su mia cugina. Il suo amato Chace, con cui parlava ancora, aveva perso la maschera, non era più amante sensibile. Divenne aggressivo, cominciò a distruggere psicologicamente mia cugina. Si vedeva che stava soffrendo. Qualcosa però, dietro la sua maschera piena di orgoglio, urlava chiedendo aiuto. Avevo una strana sensazione che non avessimo molto tempo. Satana voleva ucciderci. La convinsi a raccontare tutto alla mamma. E lei lo fece. Poi abbiamo avuto un incontro e il quale la mamma e la zia hanno deciso che sarebbe stato necessario contattare un esorcista, anche se giravano voci che mia cugina fosse malata di mente. Su di me non dissero niente di tutto questo. Il diavolo non voleva spaventarmi troppo e non voleva rivelare la sua presenza. In questo modo poteva rimanere nell’ombra. Gesù Cristo con la sua luce ha illuminato tutte le tenebre, allora i demoni sono stati costretti a rivelarsi, anche se continuavano a opporre resistenza.


S.L. La strada della liberazione sicuramente è stata piena di sofferenze, perché Satana non lascia facilmente coloro che possiede già nei suoi artigli. Che cosa hai fatto con i libri che hai scritto insieme a Karina?
K. Non appena Karina riferì tutto a sua madre, capii subito che nessuno poteva leggere i nostri libri e che dovevano essere distrutti. Stavo vivendo un incubo. Presi tutta la scatola di questi e uscii di casa di corsa. Non sapevo cosa fare. Da una parte, mi sentivo obbligata a bruciarli perché nessuno li leggesse, dall’altra mi sentivo legata ad ogni pagina scritta. Come una matta, giravo nel giardino di casa, piangendo e ridendo contemporaneamente. Cercavo un nascondiglio per i miei libri, ma non c’era nessun posto sicuro. Alla fine mi ritrovai nella caldaia, dove c’era una stufa a legna e accesi il fuoco. Ad ogni quaderno bruciato diventavo sempre più isterica. Piangevo e tremavo tutta, ma il fuoco non voleva divorare le pagine. Dietro di me sentivo la continua presenza di qualcuno, che a volte mi tirava anche con i capelli. Sentivo che il mio mondo era crollato. Ma in tutta questa storia Dio vegliava su di noi, perché se Lui non si fosse preso cura di noi , Satana ci avrebbe uccise.
S.L. Come si manifestava?
K. Il punto di svolta avvenne il giorno in cui mia zia ha chiamò il sacerdote esorcista. Quel giorno Satana mi spinse giù per le scale, mi ricordo bene, perché atavo ben ferma in piedi al primo piano. Se non fosse stato per l’aiuto di Dio, avrei potuto rompermi l’osso del collo o polsi perché sono volata giù dritta con la testa. Però da questa violenza ne uscii senza nemmeno un livido. Fu in quella circostanza che mi resi conto che Satana mi voleva uccidere. Mi rivolsi allora a Gesù chiedendogli di aiutarmi. La situazione cambiò radicalmente, perché più si avvicinava il giorno della visita di mia cugina all’esorcista, più Satana mi faceva capire che dipendevo da lui. Gli incubi e le cattive presenze nella notte si intensificarono. Persi nuovamente la capacità di pregare, trovavo un muro davanti, impossibile da scavalcare. Satana era furioso. Voleva nascondersi ancora, ma non poteva. Ogni volta che mi inginocchiavo per pregare, i miei occhi si gonfiavano di lacrime. Avvertivo un forte rigetto per la corona del Rosario, non riuscivo nemmeno a guardarla. Dopo la visita di mia cugina al sacerdote esorcista, emersero due cose: prima, che lei era tormentata dal demonio; seconda, che anch’io dovevo presentarmi davanti al sacerdote esorcista. Ero contenta e al tempo stesso molto confusa. Ma Satana mi rese cieca, in modo tale che non sentisse bisogno dell’ aiuto di nessuno. Litigavo con tutti quanti, giusto per nascondere la paura. Cercavo la mia dannazione ascoltando metal sempre più pesante, ma la mia anima era tormentata. Arrotolata come un animale sotto un muro, cominciai a tagliarmi con il vetro dalla finestra rotta. Mi disprezzavo da sola perché non riuscivo ad uccidermi. Volevo togliermi la vita più che mai. Divenni un relitto mentale. Nonostante tutto, riuscii a sopravvivere. Gesù mi stava guardando. Dio allora mi prese per mano e mi tirò fuori dalla palude del peccato.
S.L. Quando ha iniziato a fare l’esorcismo, è ritornata in Te la speranza?
K. La prima visita a Padre Mariano ebbe luogo il 16 novembre 2011. Raggiungere il posto sembrò quasi impossibile. Partii insieme con mia madre e mio fratello. Mio fratello prendeva in giro la mamma, facendole sbagliare strada, era assai aggressivo e ironico. Più mi avvicinavo al punto d’arrivo, più il mio stato d’animo cambiava. Avevo brividi, desideravo tanto scappare, le lacrime agli occhi mi offuscavano la vista. Mamma cercava disperatamente aiuto, che finalmente trovammo nella persona di una suora. La prima visita all’esorcista la ricordo molto vagamente capii però le cose fondamentali e cioè che non potevo ascoltare la musica metal e, soprattutto, dovevo scegliere liberamente Dio. Quando il sacerdote iniziò a pregare su di me si manifestò anche Satana. Io piansi dal dolore e persi i sensi. Ma all fine dell’esorcismo mi sentii felice.
S.L. Quando tempo ci volle per liberarti?
K. dopo la possessione il mio cammino di ritorno a Dio durò otto mesi. Per tutto il tempo della mia possessione, posso affermare che condividevo il mio corpo con un demone. Giorno e notte ero costretta a sentire le sue parole piene di veleno e a subire tutti i tipi di torture mentali e fisiche. Veniva da me sotto varie forme. Per la volontà del Signore vidi cose importanti, necessarie per la guarigione spirituale mia e di alcune persone. Tutta la mia famiglia era schiava del diavolo. Fin da bambina vivevo in una casa piena di odio e di imprecazioni. Il comportamento aggressivo di mio padre, spesso ubriaco, aiutava il demone che era presente in me a mostrare la sua presenza.
S.L. In che modo hai sperimentato la presenza di Maria Santissima e dei santi nel tempio della tua lotta spirituale? Mi hai detto anche che hai consacrato la tua vita a San Michele Arcangelo e che lo invochi costantemente. Perché?
K. Maria, Madre di Dio, era presente durante gli esorcismi, quando Satana non andarsene via. L’arrivo della Madonna si notava anche fortemente durante la recita del rosario, quando pregavo con mia madre. La Vergine Santissima mi proteggeva, perché Satana non potesse farmi male, quando mi buttava sul pavimento o mi scagliava sulle pareti. Sam Michele Arcangelo mi ha accompagnato per tutto il mio cammino di conversione e ancora fa parte della mia vita. Ma la sua attenzione nei miei riguardi è particolarmente importante perché è stato uno dei miei primo santi che ho visto mentre ero tormentata dal diavolo. Lui mi donava tanta forza per continuare a lottare. Ancor oggi, quando mi capita di avere una brutta giornata e gli attacchi di Satana aumentano, con grande gioia mi ricordo della bellissima immagine del potente Arcangelo Michele: sembrava essere tutto un fuoco, come il potere infinito di Dio. Era impossibile vedere il suo volto perché risplendeva ed era brillante come il sole. In mano teneva una spada, con la quale scacciava i demoni.
S.L. Che cosa ti protegge dai nuovi attacchi del nemico? Come si presenta la tua vita sacramentale, appartieni a una comunità giovanile, nella quale potresti crescere nella fede?
K. dopo la mi liberazione finale dei demoni, per qualche tempo mi sentii come un neonato, ma presto satana si fece vivo di nuovo. Satana cercava costantemente di molestarmi attraverso incubi o per mezzo di altre persone che erano sotto il suo influsso. Ma il nostro Dio che ci ama tantissimo non mi ha permesso di sbagliare nuovamente. Egli mi indicava delicatamente diversi gruppi, per esempio il Movimento dei “cuori puri” e metteva nelle nostre anime il desiderio di partecipare agni incontri di queste comunità perché forniscono un grande aiuto per i giovani. Oggi, è importante per me fare la confessione mensile e accostarmi il più spesso all santa Comunione. E importante l’adorazione del Santissimo sacramento e la costante preghiera di lode a Dio.




S.L. A che cosa hai dovuto rinunciare per essere una persona libera? Adesso, come sei considerata dai tuoi coetanei, visto che porti una croce e una medaglia di Maria Immacolata?
K. Per liberarmi dall’influenza di satana ho dovuto rinunciare alla musica metal, ai libri “ Twilight” e ogni cattiva abitudine, per esempio le parolacce o le bestemmie, che sono la lingua del diavolo. Ogni giorno, devo scegliere il bene e rigettare il male, il Signore ci lascai la libera scelta e non vuole interferire nelle nostre vite proprio perché ci ama. Succede spesso che la gente rida di me e mi umilii , perché mi sono convertita e indosso una croce abbastanza grande al collo, ricordo della mia Confermazione. Tuttavia, io non ho intenzione di rinunciare alla strada che ho scelto e la presenza del Signore nella mia vita non ha prezzo.
S.L. Insieme con la tua guarigione, avvenne anche il cambiamento spirituale dei tuoi cari? Come procede il percorso del ritorno a Dio? Vedo il tuo volto sereno, ma io penso che tu debba essere molto vigile per evitare di essere di nuovo sedotta, giusto? Conosci già le tattiche del nemico, il suo apparente bell’aspetto…
K. Grazie a questa esperienza siamo cambiate, soprattutto io e Karina, ma anche le nostre amatissime mamme. Però i giudizi di Dio sono imperscrutabili e forse grazie alla testimonianza che ho scritto il numero di queste persone può aumentare. Ogni giorno, imparo a vivere in intimità con Gesù. Cerco di parlare con Lui e condividere con Lui i miei problemi, perché così e più facile vivere. E’ da notare, inoltre, che la pace che si nota sul mio volto proviene da Dio, perché Lui mi protegge sempre e Satana non può farmi nulla, mi sento sicura quando non mi allontano dall’insegnamento della Chiesa.
S. L. Cosa vorresti dire agli uomini di oggi che cosi imprudentemente si allontanano da Dio e non credono nella reale presenza di satana e dei demoni?
K. Oggi la gente vede solo gli errori della Chiesa e cosi non riesce ad accorgersi dei propri errori. Noi cristiani dimentichiamo Dio, nostro Creatore, e diventiamo pagani. Quando stiamo male o non siamo felici andiamo dai psicologi per un consiglio, perché la nostra vita è vuota. Ma la risposta è molto più semplice. Senza Dio non c’è nulla. Fino a quando non abbandoneremo la tentazione del diavolo, non saremo in grado di invitare Dio nel nostro cuore. Satana allora si occuperà del nostro cuore. Metterà nella nostra testa alti ideali. Basterebbe, invece, solo inginocchiarsi e nel silenzio rivolgersi a Dio, per capire l’assurdità del mondo moderno in cui il male diventa di moda e a volte il senso stesso della vita. Noi esseri umani per i demoni siamo solo come insetti, privi di qualsiasi significato. Ci odiano e vogliono solo ucciderci. Satana nel corso dei secoli ha lavorato nel cuore dell’uomo perché esse potesse abbandonare suo Padre e lasciare la Chiesa, unica salvezza. Ogni giorno siamo manipolati dai demoni. Si aggrappano alle nostre spalle come parassiti e ci suggeriscono parole piene di veleno. Li possiamo scacciare solo quando ci rivolgiamo a Dio . spetta a noi decidere.
S. L. Oggi ringrazi Dio principalmente per che cosa? Riesci a vedere in questa esperienza difficile il disegno di Dio per il vostro bene e per il bene degli altri?
K. Adesso, il mio ringraziamento va al Signore per la sua continua presenza e la sua protezione, lo ringrazio perché adesso ho la pace nel cuore. Le esperienze che ho vissuto mi aiutano, adesso, a riconoscere il vero volto del male e a capire un fatto importante: con Satana non so può scendere a compromessi. Il cammino di conversione che ho percorso mi ha resa più sensibile a disponibile ai bisogni degli altri. Per quando riguarda i piani del Signore su di me, non voglio fare previsioni. Mi affido solo alla sua volontà, perché so che qualunque cosa Egli decida, sarà per il mio bene.
S.L. La Parola del Vangelo di Marco è quella con la quale abbiamo iniziato il nostro incontro, durante la quale abbiamo reso lode a Dio per la grazia del tuo passaggio dalla morte alla vita. La vita tua è stata ricostruita per mezzo di Gesù Cristo. Ti sei convinta più di una volta che la Parola di dio è veramente potente. Concludiamo dunque la tua testimonianza e la tua esperienza con le forze del Maligno con un brano del Vangelo. Adesso sai bene che significano le parole: “ Taci! Esci da lei!” . Ci auguriamo che la tua testimonianza porti la speranza a tutti i lettori. Grazie per aver rafforzato la mia fede.
Ed ecco, nella loro sinagoga vi era un uomo posseduto da uno spirito impuro e cominciò a gridare, dicendo: Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io si chi tu sei: il santo di Dio! E Gesù gli ordinò severamente: “ Taci” Esci da lui!” E lo spirito impuro, straziandolo e gridando forte, uscì da lui. Tutti furono presi da timore, tanto che si chiedevano a vicenda: “ Che è mai questo? Un insegnamento nuovo, dato con autorità. Comanda persino agli spiriti impuri e gli obbediscono!”. La sua fama si diffuse subito dovunque, in tutta la regione della Galilea. ( Marco 1,23-28).
Con Karolina ha parlato la suora Micaelita Leonia.
Traduzione a cura di Padre StanislawZurad.




Redazione Papaboys (Fonte www.miliziadisanmichelearcangelo.org)

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