Per il cardinale Angelo Bagnasco i politici devono svolgere il loro ruolo con “competenza, onestà morale e sacrificio”. Nella Messa di ieri sera a Roma ai parlamentari per il Natale, il presidente della Conferenza episcopale italiana ha ribadito anche l’esigenza di rilanciare il lavoro
Una politica sempre al servizio della gente, ma anche “affidabile per i cittadini, altrimenti si espande uno spirito di sfiducia verso chi li rappresenta, e ciò che sarebbe peggio, verso le istituzioni. Ma che cosa ha da dire il presepe, rappresentazione di dolcezza, all’agire politico?
Il cardinale Angelo Bagnasco: “Ad essere umile, nel segno del servizio non del potere; lo sollecita a non essere supponente e arrogante e – quanto più ha il dovere e il potere di decidere per tutti – è chiamato, il potere politico, ad essere altamente consapevole delle difficoltà a individuare il bene comune e a perseguirlo. E’ chiamato a dire la verità sempre senza esibire se stesso”.
Il bene comune passa anche per il lavoro, che, ricorda il cardinale, genera vita e futuro. Esso non ammette né ritardi né distrazioni. E ai nostri microfoni, il presidente della Cei chiede al governo di fare di più:
“Ci sono dei segnali, almeno a Genova ho visto qualche segnale, qualche assunzione: pochi numeri, ma l’anno scorso non c’erano… Però le nostre parrocchie vedono ancora molti, molti disoccupati che vanno a chiedere e cercare lavoro, a chiedere aiuto. Questo è quello che noi vediamo”.
Che il 2016 – è l’auspicio – sia quindi un anno di massimo impegno per la politica.
Servizio di Alessandro Guarasci per la Radio Vaticana