ROMA – In una delle Parrocchie della periferia romana Papa Francesco è andato oggi pomeriggio in visita privata lasciandosi abbracciare da tutti nella gioia della Festa dell’Epifania. Non solo parrocchiani, ma anche tanti curiosi e moltissimi giovani per questa visita annunciata solamente tre giorni fa dopo che un gruppo di giovani parrocchiani aveva mandato una lettera di invito al Pontefice per vedere il Presepe vivente realizzato dalla Parrocchia. Sorpreso il Parroco che riceve la telefonata del Papa a conferma della visita. Ne parliamo diffusamente nell’articolo che abbiamo proposto nel primo pomeriggio di oggi.
L’intervista al Parroco e i dettagli della visita di Papa Francesco
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Papa Francesco si è trattenuto a lungo, accompagnato dal Cardinale Vicario Agostino Vallini con i presenti portando, come suo stile, il sorriso e la gioia. Quello di essere un Vescovo al servizio della Chiesa di Roma è stato il primo impegno del Papa appena eletto, impegno che quotidianamente viene confermato.
Come è stato accolto Francesco? Semplicemente: un tappeto di bambini in festa, palloncini gialli e bianchi e un dispiegamento di forze dell’ordine e gendarmeria vaticana per contenere l’immenso stuolo di gente accalcata a ridosso delle transenne dello spazio delimitato. È stata veramente calda l’accoglienza per Papa Francesco nella Chiesa di Sant’ Alfonso Maria de’ Liguori, sulla Giustiniana alla periferia Nord della Capitale.
Durante l’incontro, dopo che è stato accolto con un canto di giubilo collettivo, il Papa ha percorsoà l’intero allestimento della natività, e si è fermatoa conoscere i bambini che frequentano il catechismo della parrocchia ai quali ha portato in dono una calza. La visita è terminata nello spiazzo esterno dove l’intera comunità ha intonato con Francesco il celebre «Tu scendi dalle Stelle» composto, nel lontano 1754, proprio da Sant’Alfonso.
“Iniziamo l’anno con Gesù – hadetto Francesco ai bambini – egli rimane con noi e vince il male e preghiamo, preghiamo per tutti, soprattutto per i bambini che nasceranno e per i nonni che sono la saggezza E grazie per l’accoglienza, per il vostro fervore cristiano e per questo bel presepe vivente che avete fatto”. Così Papa Francesco ha salutato e benedetto i parrocchiani della chiesa di Sant’Alfonso Maria de’ Liguori, accorsi numerosi all’annuncio della sua visita nella loro comunità. Ad attenderlo, oltre 100 bambini che lo hanno accolto con grande mazzo di rose rosse e a cui il Papa ha rivolto alcune domande:
“Gesù rimane con noi?
Sì!
Anche il diavolo rimane con noi?
No!
Gesù vince il diavolo?
Sì!
Il diavolo vince tutti noi?
No!
Siete bravi, eh? Complimenti ai catechisti!”
E il Santo Padre ha voluto visitare sia la chiesa che il presepe vivente collocato accanto a essa, dove è stata ricostruita una piccola Betlemme, con botteghe che ricordano i mestieri tipici dell’epoca come falegnami calzolai, e fabbri. Il Pontefice si è fermato qualche minuto davanti ad ognuna di esse, per salutare gli oltre 200 figuranti che hanno partecipato alla sacra rappresentazione, ma soprattutto si è recato alla capanna della natività dove lo attendeva il piccolo Francesco, che ha avuto il ruolo di Gesù Bambino e che ha ricevuto il Sacramento del Battesimo proprio ieri mattina. E grande è stata l’emozione per questa visita inaspettata.
R. – Cosa cambierà non lo so, dipende dal cuore di ciascuno di noi. Sicuramente, però, l’auspicio che io faccio, come parroco, è che ci siano dei frutti di conversione, che la gente conosca il Signore e cominci ad aprirsi veramente alla sua volontà.
D. – Questa visita è stata annunciata qualche giorno fa. Quanto è stata grande la sorpresa per lei e per i suoi parrocchiani?
R. – Sorpresa grandissima, perché mi ha chiamato e mi ha detto: “Appena ho letto la lettera, ho detto ‘io là ci devo andare’”. Siamo stati contenti di averlo qui e ancora non ci credo.
E ad accompagnare il Santo Padre c’era anche il cardinale vicario Agostino Vallini, intervistato da Marina Tomarro della Radio Vaticana
R. – Vuol dire che il Papa segue, ascolta. Ha ricevuto una lettera da parte dei ragazzi della parrocchia, che l’hanno invitato a visitare il presepe vivente, ed è venuto a visitarlo, passando un pomeriggio diverso, incontrando tante persone e incoraggiandole al bene.
D. – Quanto sono importanti per la diocesi di Roma questi esempi?
R. – Sono importanti perché è il vescovo che visita il suo popolo. Non dimentichiamo che il Papa è il vescovo di Roma e quindi lui incontra il suo popolo.
ALCUNE FOTOGRAFIE DELLA VISITA DI PAPA FRANCESCO
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