Pubblicità
HomeNewsFinis MundiBambini cambogiani rinunciano alla merendina per aiutare i loro coetanei in Siria

Bambini cambogiani rinunciano alla merendina per aiutare i loro coetanei in Siria

Una merendina costa 500-1000 riel (circa 10-20 centesimi di euro). In due settimane hanno raccolto 3 euro e 20 centesimi. Alcuni di loro si preparano alla Prima comunione, altri al battesimo. La proposta allargata a tutta la parrocchia per la Quaresima. P. Luca Bolelli, il parroco: “Questo gruppo di ragazzi sono davvero eccezionali”.

Phnom Penh (AsiaNews) – Il gruppo dei bambini e ragazzi della parrocchia di Kdol Leu, per aiutare i loro coetanei in Siria, segnati dalla guerra e dalla miseria, hanno rinunciato alle merendine per due settimane e, attraverso AsiaNews, hanno inviato ben 3,2 euro (questa è la somma raccolta!) ai bambini in Siria.

La cifra raccolta – così piccola – ha in realtà un grande significato: per molti di loro la merendina sostituisce il pasto del mezzogiorno. In pratica i ragazzi, per aiutare i bambini siriani, hanno saltato il pranzo per due settimane.

Una merenda costa 500-1000 riel (circa 10-20 centesimi di euro) e può consistere in riso condito con carne di maiale oppure in snack industriali dai gusti più diversi. Una volta tutti questi prodotti provenivano dalla Cina, ma ora vi è una forte produzione locale di qualità non troppo alta.

Il parroco, p. Luca Bolelli, Pime, spiega che “i patti erano che oltre alla rinuncia della merenda, ognuno doveva fare una preghiera per i bambini siriani”.

I bambini e ragazzi che hanno partecipato a questo sacrificio in preparazione alla Quaresima, hanno fra gli 11 e i 13 anni. Tutti partecipano al catechismo settimanale, alcuni per prepararsi alla Prima comunione, altri per prepararsi al battesimo.






“Sono un gruppo davvero eccezionale” spiega p. Bolelli. “La scorsa settimana, ero stato via tutta la settimana e avevamo dovuto saltare l’incontro di catechismo. Srey-Niang, una ragazza del gruppo, mi ha bloccato al mio rientro e mi ha subito detto: ‘Padre, questa settimana non abbiamo fatto catechismo!’. Ed io: ‘È vero. Se volete ci vediamo stasera. Vai a dirlo agli altri’. E lei:’Già fatto! Sapevamo che tornavi e ci siamo già dati appuntamento per stasera!’.  Vi assicuro che una cosa così, per quanto piccola, ti dà una bella carica di gioia!”.

L’esempio dei bambini è stato così travolgente che, per tutta la Quaresima, p. Bolelli ha proposto a tutti i parrocchiani adulti di digiunare per aiutare i bambini siriani.

La comunità di Kdol Leu si trova nella Cambogia centrale sul fiume Mekong, a circa 200 km dalla capitale Phnom Penh. I cattolici del Paese, decimati dalle persecuzioni al tempo dei Khmer Rossi, sono circa 25mila. Fra questi, almeno l’80% sono vietamiti emigrati.

Fonte: www.asianews.it

SCRIVI UNA RISPOSTA

Scrivi il commento
Inserisci il tuo nome