Siamo più che mai convinti che la diplomazia è la prima fallimentare protagonista di questi tre mesi di guerra.
Lo stiamo ripetendo da settimana: non è il continuo rifornimento di armi a Kiev la soluzione per arrivare alla pace. Ed invece Europa, Italia e Nato seguono in silenzio gli ordini dell’America: armi, armi, armi. No, basta, non è la soluzione!
Putin: l’Occidente non riuscirà ad isolare la Russia
Il presidente russo Vladimir Putin ha affermato che l’Occidente fallirà nel suo tentativo di isolare la Russia e dovrà far fronte a crescenti problemi economici. Parlando in collegamento video al Forum economico eurasiatico, Putin ha affermato che Mosca non si tirerà fuori dalla cooperazione internazionale.
Cercare di isolare la Russia è “impossibile, assolutamente irrealistico nel mondo moderno” e “coloro che cercano di farlo si fanno male”, ha detto Putin. Il leader russo ha fatto riferimento alle crescenti sfide economiche in Occidente, tra cui “l’inflazione mai vista in 40 anni, la crescente disoccupazione, i problemi nelle catene di approvvigionamento e l’aggravarsi delle crisi globali in ambiti così delicati come quello alimentare”.
“Questo non è uno scherzo”, ha detto, “è una cosa seria che avrà un impatto sull’intero sistema di relazioni economiche e politiche”. Il leader ha poi criticato l’Occidente per aver sequestrato i beni russi, dicendo che “il furto di beni altrui non ha mai portato a nulla di buono”.
Procuratrice ucraina: indagini su 14mila crimini di guerra
La procuratrice capo dell’Ucraina Iryna Venediktova ha detto alla Bbc che sta indagando su quasi14.000 casi di presunti crimini di guerra da parte delle forze russe. Parlando a Londra durante il suo primo viaggio fuori dall’Ucraina dall’inizio dell’invasione russa, la procuratrice ha affermato che ogni giorno vengono alla luce tra i 100 e i 200 nuovi casi.
Venediktova ha incontrato il procuratore generale britannico, Suella Braverman, e altri funzionari per discutere di cosa potrebbero fare di più il Regno Unito e le altre potenze occidentali per sostenere il processo investigativo.
“Oggi abbiamo quasi 14.000 casi, solo di crimini di guerra, e quasi 6.000 casi collegati”, ha precisato la procuratrice, spiegando che il presunto crimine di guerra più comune è il bombardamento di edifici civili, in particolare ospedali e scuole.
Complessivamente, ha aggiunto, più di 1.000 edifici medici e scolastici sono stati distrutti, con civili uccisi, ma anche saccheggi e stupri. Venediktova ha infine rivelato di aver iniziato a indagare sulle accuse di genocidio.