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Basta muovere le armi, finirà male! Perché nessuno si espone a concreti gesti di pace?

E’ una situazione sconvolgente – lo ha ribadito ieri anche il segretario generale delle Nazioni Unite, accolto a Kiev da una manciata roboante di missili russi, proprio durante la sua permanenza.

Il problema dei problemi è che anche lui, Antonio Guterres, nell’incontro con Putin si è semplicemente augurato che tutto questo delirio bellico finisca il prima possibile, senza però presentarsi a Mosca con una vera e concreta proposta, dopo due mesi di morti ammazzati e distruzione!

Con zero proposte concrete quindi, sul tavolo di Putin e dell’Ucraina, e le giuste pressioni perché le parti in causa possano affrontare lo spinoso argomento della ‘PACE’ – tale è diventato – la matassa resterà intricata. E con il gravoso problema in essere, che possa espandersi il conflitto sia a paesi vicini – vedi il caso Moldavia – sia che qualche ‘sorpresa’ piova dal cielo su qualche paese Nato, reo di aver imbottito Kiev di armi.

Terza guerra mondiale? Pericolo è reale
Terza guerra mondiale? Pericolo è reale

A quel punto cosa succederebbe?

Non è – a tal proposito – molto giusta e neanche strategica la promessa di Zelensky: “I missili sulla capitale sono un attacco per umiliare l’Onu, la risposta sarà appropriata“.

L’Alto rappresentante dell’Ue per gli affari esteri, Josep Borrell, scrive che “Mariupol è la Aleppo europea. La città è stata rasa al suolo, con migliaia di civili uccisi”.

Secondo il Financial Times, oltre un migliaio di mercenari del gruppo russo Wagner sono stati richiamati dal fronte libico per schierarsi su quello ucraino. La Camera americana intanto approva una misura che consentirà a Biden di ricorrere a una legge della Seconda guerra mondiale per fornire più rapidamente armi all’Ucraina.

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“Ogni occupazione porta un male”

La Chiesa sta soffrendo come tutti i civili di Kherson. La Chiesa cattolica è stata sempre perseguitata in Russia per questo oggi prega per l’indipendenza dell’Ucraina, prega per tutti coloro che hanno soffrendo e continuano a soffrire a causa delle occupazioni e della guerra”.

Raggiunto dall’Agenzia Sir, è mons. Stanislav Szyrokoradiuk, vescovo della diocesi cattolica di Odessa-Simferopol, sul cui territorio si trova anche Kherson, in Ucraina del Sud, a parlare della situazione nella città che la Russia sostiene di aver conquistato.

mons. Stanislav Szyrokoradiuk
mons. Stanislav Szyrokoradiuk

Il vescovo dice di non voler entrare nelle questioni politiche specifiche del referendum che sarebbe comunque saltato e dell’adozione della valuta russa del Rublo e riguardo alla situazione dei preti nella regione racconta di non avere molte notizie.

Kiev prepara per oggi evacuazione dei civili nell’acciaieria Azovstal

Kiev sta preparando per oggi un’operazione per evacuare i civili dall’acciaieria Azovstal di Mariupol. Lo scrive Reuters sul proprio sito, citando l’ufficio del presidente ucraino Volodymyr Zelensky: “Per oggi è in programma un’operazione per far uscire i civili dalla fabbrica”, afferma l’ufficio presidenziale, senza fornire ulteriori dettagli.

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