La purezza del cuore desidera e vuole un serio impegno perché quotidianamente lo liberiamo non solo dal peccato mortale, che lo inquina e lo rende di pietra, ma anche dal peccato veniale, che lo offusca e lo rende meno chiaro, meno bello, meno santo. Per ogni peccato veniale che noi commettiamo il nostro cuore si opacizza, diviene incapace di vedere secondo verità, iniziano a poco a poco ad inoltrarsi in esso superficialità, imprudenze, stoltezze, fino a cadere nei desideri cattivi e in ogni altra sorta di male.
La purezza del cuore è essenziale al cristiano per poter vivere la sua missione evangelizzatrice nel mondo. Egli dovrà portare i fratelli a vedere Dio, a contemplare il Signore, a farlo amare, prestando a Lui l’ossequio di una obbedienza a prova di vita, di martirio, di olocausto. Dio è invisibile, perché purissimo spirito. Egli vuole, però, che ognuno lo veda attraverso il cristiano.
Perché il discepolo di Gesù sia la visibilità di Dio sulla terra, è necessario che egli per primo veda il Signore ed egli lo vede se il suo cuore è puro, se in esso non c’è inganno, non c’è menzogna, non c’è alcuna forma di peccato, né mortale, né veniale. Nella visione di Dio egli dovrà crescere fino alla perfezione. Quando il cuore è puro, non solo si vede Dio in noi, lo si vede anche nei fratelli, si vede Cristo in loro, ma si vede Cristo per servirlo in ogni sua necessità, si vedono i fratelli per amarli secondo i sentimenti di Cristo. È segno manifesto che il nostro cuore non è puro quando c’è carenza di servizio, sia nella carità e nelle opere di misericordia corporali, sia nella verità e nelle opere di misericordia spirituali. Quando un cristiano non evangelizza, quando si chiude nelle sue forme religiose, quando è prigioniero delle sue tradizioni e del suo mondo culturale, quando non vede l’uomo che gli sta accanto e che mendica un poco della sua verità e della sua carità, con la quale Cristo lo ha avvolto, è il segno che il cuore non è puro, che in esso regna il peccato.
Il puro di cuore è libero anche dai suoi propri pensieri, perché privo di ogni superbia, vanagloria, moto di concupiscenza, da ogni desiderio di essere o di apparire dinanzi agli altri. Il puro di cuore ha un solo desiderio: che Dio regni attraverso la sua opera nel mondo, che il Vangelo e solo il Vangelo sia la regola della sua vita e di quella dei fratelli, che la carità di Cristo incendi ogni altro cuore e che la sua verità illumini ogni altra mente e dia consistenza ad ogni pensiero da essa concepito.
Il puro di cuore fa e vuole tutto questo perché in lui non c’è se non la santità delle intenzioni, la rettitudine della coscienza, la fortezza della volontà, la giustizia di Dio secondo la quale prende ogni decisione e quella prudenza fondamentale che gli fa valutare ogni cosa prima che questa venga posta in essere. Al puro di cuore non interessa più la sua persona, il suo presente, il suo futuro, il pensiero della gente su di lui, né di lode e né di biasimo. Questo non interesse per il pensiero del mondo fa sì che lui possa agire sempre secondo la volontà di Dio e i suoi desideri, possa sempre vedere ciò che Dio vuole e compiere solo la sua opera.
Il puro di cuore non guarda in faccia l’uomo, perché non lo vede; egli vede solo Dio; ma Dio lo vede nella sua volontà di salvezza, che è amore e verità per ogni altro uomo. Egli vede solo l’uomo da salvare, da redimere, da condurre nel regno di Dio; vede il mondo con gli occhi della fede, della verità e dell’amore e altro non cerca dal mondo se non che questi ritorni pienamente in Dio, santificato e redento dalla grazia di Cristo ottenuta per noi dall’alto della croce.
Vergine Maria, tu che sei tutta pura, immacolata, senza macchia, tu che sei stata concepita senza peccato e senza peccato sei vissuta per tutti i giorni della tua vita, tu che sempre hai visto Dio attorno a te, aiuta noi tuoi figli ad entrare nel mistero della purezza del cuore. Senza questo dono dello Spirito Santo, la nostra anima geme, il nostro spirito soffre, il nostro corpo è come intorpidito dal peccato e ci impedisce di poter servire il Signore secondo la sua volontà. Se il nostro cuore non è puro non possiamo dire come te: “Avvenga di me secondo la tua parola”. Per questo dono di grazia che tu ci otterrai, noi ti benediciamo e ti ringraziamo per i secoli eterni.
di Don Francesco Cristofaro
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