Storia: Si narra che il 12 agosto 1359, nel suo viaggio da Loreto alla volta Regno di Napoli, passò in questi luoghi un carro che trasportava una statua lignea della Madonna con Bambino; arrivati sull’altopiano i muli della carovana si fermarono in ginocchio all’improvviso e, nonostante i tentativi di farli rialzare anche con calci e frustate, non vollero più ripartire.
I testimoni di questo insolito fatto lo interpretarono come un segno divino e, pertanto, pretesero che la statua rimanesse proprio dove gli animali si erano fermati per costruire di lì a poco tempo una cappella in onore della Madonna.
Nel 1528 la comunità di Visso diede incarico di costruire una chiesa più grande che potesse inglobare la primitiva edicola; a partire da un progetto del Bramante risalente al 1505, l’architetto Giovan Battista da Lugano disegnò il santuario e ne diresse i lavori di costruzione fino alla sua improvvisa morte, avvenuta a seguito della caduta dalle impalcature durante l’edificazione.
Il tragico incidente segnò l’interruzione dei lavori che furono ripresi solamente nel 1553, sotto la guida di Filippo Salvi da Bissone , e vennero completati nel 1556.
Il santuario, a pianta ottagonale, è interamente rivestito in travertino e rappresenta la maggiore espressione dell’Architettura rinascimentale del ‘500 nelle Marche.
I tre portali di accesso, finemente scolpiti e impreziositi con bassorilievi e piccole colonne dai capitelli corinzi, sono rivolti verso Visso, Ussita e Cupi.
Sulla facciata principale di può ammirare una finestra rotonda con cornice dentellata ed un portale a strombo con bassorilievi; il retro della struttura è composto da un corpo irregolare all’interno del quale si decide di inglobare quel che rimaneva di un alto campanile che, per motivi geologici, non venne più rialzato.
L’interno è a croce greca con quattro bracci che terminano in quattro absidi con nicchie.
Al centro del santuario si trova la primitiva cappella, che venne rivestita con pietra locale da Pietro Casella di Corona tra il 1585 e il 1590; al suo interno è possibile ammirare un altare ligneo dorato del Cinquecento e una copia della Statua della Madonna del 1400 alla quale si riconduce l’evento prodigioso del 12 agosto 1359.
L’abside che contiene l’altare maggiore è decorato con pregevoli stucchi, statue ed affreschi di Simone de Magistris.
Tra il 1534 ed il 1549 Paolo III che allora in veste di cardinale andò in visita al Comune di Visso ed al Macereto, elevò la chiesa a Basilica.
Santo del Santuario: Madonna di Macereto
Da vedere: Gli affreschi che decorano l’altare centrale realizzati da Simone de Magistris tra il 1580 ed il 1582 tra i quali: la Natività della Madonna e ,il Natale di Gesù, l’Adorazione dei Magi, la Circoncisione, la Fuga in Egitto. la Discesa dello Spirito Santo. Lo splendido panorama che si ammira dall’altopiano di Macereto
Festività significative: 16 Agosto Festa della Madonna di Macereto
Libro consigliato: Il Santuario di Macereto, Ado Venanzangeli, Nuova Stampa, 1996.
Curiosità: Il santuario fa parte di un più ampio complesso architettonico comprendente la chiesa, la Casa dei Pellegrini, la Casa del Corpo di Guardia ed il Palazzo delle Guaite. La statua originale della Madonna con Bambino del 1400 è conservata nel Museo Pinacoteca di Visso, allestito all’interno della Chiesa di Sant’Agostino.
Apertura del Santuario
1° maggio-30 settembre
Lunedì e mercoledì: ore 15.00 – 19.00
giovedì e venerdì: ore 10.00-12.00 e 16.00 – 18.00
Sabato e domenica: ore 10.00-13.00 e 15.30 – 18.30
Ottobre
Sabato e domenica: ore 10.00-13.00 e 15.00 – 18.00
1° Novembre
ore 10.00-13.00 e 15.00 – 17.00
Orari Messa
Dal 1° Maggio al 1° novembre domenica e festivi ore 16.30**, ore 15.30*
*ora solare, **ora legale
Fonte www.vaticano.com
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