La devozione alla Sacra Famiglia è un mezzo adatto per rimediare a tutti i mali della famiglia umana
Tutti i mali morali ai quali è soggetta la famiglia umana, non c’è dubbio, sono originati dalla mancanza del vero amore verso Dio e verso il prossimo che è la carità, poiché tutti procedono dall’inosservanza della legge divina che si compendia nel duplice precetto della carità.
Ora, se c’è una cosa che sia idonea a promuovere e conservare questa dupliche carità nei cuori umani, è certamente la cara, la dolce, la santa devozione alla Sacra Famiglia.
Prima di tutto perché il devoto di Gesù, Giuseppe e Maria, per essere tale, si rivolge assiduamente con la preghiera a questa benedetta famiglia, e la sua preghiera non può non essere animata dalla più grande fiducia di essere esaudita; perciò se qualunque altro favore deve aspettarsi da Essa, quello che sopra ogni altro, sta più a cuore di quei tre celesti personaggi, questo altro non può essere che il dono della carità.
Oltre a ciò, venerandosi dai devoti Gesù, Giuseppe e Maria, come formanti la più santa della famiglie, essi conseguentemente vengono a conoscere con grande chiarezza e a stimare come si merita, il diritto assoluto che Dio ha di essere amato dagli uomini essendo Essa la famiglia di Gesù, il quale in sé medesimo rappresenta la Divina Carità e Misericordia che salva, di Maria che è la prima salvata e la Corredentrice degli uomini, di Giuseppe che è il più privilegiato dopo Maria nell’ordine della Redenzione e della salvezza.
Per la qual cosa il culto prestato a questa sacrosanta Famiglia non può fare a meno di non eccitare negli animi devoti, l’amore di corrispondenza e di gratitudine verso il Divino Benefattore. Inoltre la Sacra Famiglia, a misura che si vedrà riverita ed onorata dai suoi devoti, abbonderà di aiuti verso di loro per farli riuscire ogni ora più perfetti nell’esercizio di quella virtù che ben può dirsi la loro impresa e il loro scopo, non essendosi essi occupati mai d’altro che di accendere nei cuori il fuoco divino della carità.
Per cui, poiché la devozione come requisito intrinseco ed essenziale esige l’imitazione, l’indefesso studio nei devoti della Sacra Famiglia, di ricopiare in se stessi la virtù di quella, produrrà in loro una sempre crescente somiglianza massimamente nella carità.
Ora, ciò presupposto, che altro occorre a qualsiasi famiglia per liberarsi da ogni male? Che altro si richiede perché tutta quanta la società umana possa divenire felice ove in tutti i cuori regnasse la carità qual frutto spontaneo e preziosissimo della devozione alla Famiglia di Gesù, di Giuseppe e di Maria? Ah, sì, questo basterebbe perché in ogni famiglia cristiana rimanesse santificata ogni specie di onesta affezione, perché restasse estinto per sempre il fomite di ogni amore disordinato e quindi d’ogni male dell’uomo, e tutt’insieme perché rimanesse acceso in tutti lo zelo di procacciarsi a vicenda il sommo bene che è la vita santa e dopo essa la vita beata nel cielo.
O Gesù, Giuseppe e Maria, o la più ammirabile della famiglie e la più degna
di essere esaltata! Ah, sì, in voi si trova la stessa causa della santità che è quel Dio che è carità per essenza; in voi c’è quella Vergine Madre che arse sovranamente di questo fuoco divino; c’è colui che più di ogni altro partecipò del calore soavissimo di queste fiamme.
Ma che cosa mai dobbiamo dire di noi, in confronto a voi? Purtroppo è vero che in questo mondo malamente invecchiato e corrotto la carità si è già in gran modo raffreddata in parecchi; per cui l’amore profano, che corrompe il cuore e lo degrada, tiene le anime schiave sotto la tirannia del peccato con le sozze catene d’ogni tipo di vizio.
O Famiglia Santissima, modello sovrumano di ogni perfezione, esemplare perfettissimo d’innocenza, e tersissimo specchio di santità, abbiate finalmente misericordia del nostro deplorevole stato. Vi piaccia, o Gesù, Giuseppe e Maria, di far sentire anche a noi l’ardore di quel dolcissimo fuoco per cui voi divampaste per Dio e mostrateci quanto amate anche noi, col ravvivare in noi e nelle nostre famiglie una vera e fervida devozione verso la Santa Famiglia vostra. Questo basterà anche solo per sentirci sciolto il gelo di quella detestabile indifferenza che nell’amare voi e il nostro prossimo ci agghiaccia il cuore.
Ah, sì, penetrati da questo fuoco celeste noi potremo escludere dal nostro cuore ogni altro amore meno puro e non santo, cosicché la cupidigia, l’orgoglio e la sensualità cederanno il posto alle virtù contrarie e potremo sperare di giungere a rendere, noi e le nostre famiglie, somiglianti a voi ed alla vostra Sacra Famiglia, con una vita sinceramente cristiana ed irreprensibile.
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