– 9 GIORNI AL NATALE – Iniziamo da oggi, carissimi fratellini e sorelline, a prepararci al Santo Natale. 9 giorni per entrare a Betlemme con il cuore, prima che con la mente. Ogni giorno una meditazione, per seguire passo dopo passo il clima giusto da respirare. La riflessione, con il conto alla rovescia per il Santo Natale, sarà disponibile ogni notte dalle ore 23.59 sul sito e poi la mattina alle 6.35 sulle varie pagine facebook del network Papaboys!
Abbiamo scelto questa frase: ‘Betlemme ti aspetta ancora, Gesù!’, perchè anche da te dipende la nascita del piccolo Re dei Re.
E proprio da te dipende la nascita di Gesù a Betlemme anche in questo 2017!
Betlemme è la città della nascita, Betlemme è il tuo sguardo, Betlemme è la tua famiglia, Betlemme è il tuo gruppo di amici, la tua scuola, la tua Chiesa, il tuo gruppo, la tua pagina facebook. Betlemme è il tuo mondo, e tu ci sei!
1° GIORNO
VIENI, BAMBINO GESU’
Cristo è venuto: eppure noi l’attendiamo ancora come già gli antichi figli di Israele. Cristo è in mezzo a noi: eppure noi viviamo l’esperienza dell’esilio, «sapendo che finché abitiamo nel corpo siamo in esilio lontano dal Signore» (2 Cor 5,6).
Tutto il Nuovo Testamento è permeato di questa attesa del Cristo che deve venire e che sembra continuamente imminente. Ma il libro che riassume le attese di tutte le generazioni cristiane è l’Apocalisse, nei suoi ultimi passi.
Gesù verrà presto
«Ecco, io verrò presto e porterò con me il mio salario, per rendere a ciascuno secondo le sue opere. Io sono l’Alfa e l’Omega, il Primo e l’Ultimo, il Principio e la Fine. Beati coloro che lavano le loro vesti: avranno parte all’albero della vita e potranno entrare per le porte nella città. Fuori i cani, i fattucchieri, gli immorali, gli omicidi, gli idolatri e chiunque ama e pratica la menzogna! Io, Gesù, ho mandato il mio Angelo per testimoniare a voi queste cose riguardo alle Chiese. Io sono la radice della stirpe di Davide, la stella radiosa del mattino» (Ap 22, 12-16).
Senza distinzioni e condizioni
Il mondo intero è nell’attesa e la nostra stessa preghiera deve essere protesa verso la venuta del Signore. In questo “Vieni, Bambino Gesù”, la nostra preghiera dovrebbe far proprie tutte le attese, le sofferenze fisiche e morali dell’umanità che vive accanto a noi. La sua venuta è, per ciascuno di noi, una realtà viva: «Ecco, sto alla porta e busso. Se qualcuno ascolta la mia voce e mi apre la porta, verrò da lui, cenerò con lui ed Egli con me» (Ap 3,20). Se lasciamo entrare il Bambino, ci farà partecipi dei suoi doni e dei suoi beni; dirà una parola a ciascuno di noi.
Questa parola si rivolge a tutti, senza distinzioni e condizioni. Nonostante i nostri peccati passati, la nostra mediocrità, l’insensibilità spirituale, basta credere all’Amore. La grazia di Dio può porre rimedio a tutto. (J. Danielou)
Noi Ti invochiamo |
In mezzo alle angustie del tempo presente Nella speranza di contemplare in Cielo quelle realtà in cui gli Angeli bramano fissare lo sguardo. |
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