Bicentenario di Don Bosco celebrato a Nazareth

NAZARETH – La comunità cristiana con la “Famiglia salesiana” di Nazareth hanno celebrato solennemente la festa annuale di san Giovanni Bosco, la domenica 1 febbraio, nella chiesa Gesù Adolescente. Padri, Coadiutori, Figlie di Maria Ausiliatrice, Cooperatori e Associazione degli ex allievi, si sono riuniti nella festa organizzata da padre Giannazza.

La messa giubilare

Questa festa, generalmente, è di per se molto popolare, ma la ricorrenza del bicentenario della nascita di don Bosco ha attirato quest’anno ancora più gente. Questa celebrazione è stata preparata da ben tre anni dalla famiglia salesiana di Terra Santa e del mondo intero. La venuta delle reliquie in diocesi, nel 2013, era parte di questa preparazione. Il giubileo è stato caratterizato da questo bel motto: “Essere e agire come Don Bosco, coi giovani e per i giovani”.

La messa, presieduta quest’anno dal vicario patriarcale mons. Marcuzzo, ha rappresentato il culmine conclusivo e ufficiale di una serie di celebrazioni che la famiglia salesiana ha organizzato per la scuola, l’oratorio, gli ex allievi e i cooperatori. Hanno partecipato alla messa: mons. Boutros Mouallem, ex allievo della scuola, una dozzina di sacerdoti di diversi riti, molti religiosi e religiose, molti fedeli. La preghiera è stata sostenuta dal canto, molto bello, della corale salesiana sotto la direzione di don Giuseppe Giorgis, sdb, compositore e direttore di coro qualificato.

All’omelia, mons. Marcuzzo, ha insistito sull’importanza di imitare il santo educatore di Torino. Ma anche quella di seguire l’esempio di Maryam Bawardi, di Maria Alfonsina Ghattas e di Simaan Srouji di cui si spera la beatificazione.

Spettacolo e sorprese

Un festa di don Bosco non può concludersi senza uno spettacolo culturale e sociale. Dopo la messa, infatti, tutti i partecipanti si sono riuniti nel teatro. I salesiani hanno mostrato, tra l’altro, un video girato ad Aleppo, nel quale molte persone, soprattutto giovani, dichiarano il loro modo di affrontare la guerra e la violenza con la forza e la spiritualità di don Bosco. Padre Giannazza, per l’occasione, ha svelato due piccole e belle sorprese, una nuova serie di francobolli commemorativi del bicentenario di don Bosco emessi dalle Poste israeliane, e una nuova bottiglia di vino di Cremisan con l’etichetta speciale del giubileo. Bottiglia e francobolli sono poi stati distribuiti a tutti i presenti durante il gioioso scambio del “mabruk”.

Testo sulla base di informazioni da un amico salesiano. Foto di A.K.

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