L’Isis ha da poco rivendicato l’attentato nella capitale inglese.
Quella di ieri è stata una giornata da dimenticare per ben tre capitali europee catapultate nel giro di poche ore nell’incubo del terrorismo.
Londra
Armato di coltello e con furia omicida colpisce, senza apparenti criteri, 12 persone di cui due moriranno poco dopo.
La solidarietà ed il coraggio umano non hanno lasciato spazio alla paura ed al terrore, alcuni passanti infatti, hanno prontamente disarmato il killer che è stato neutralizzato subito dopo l’arrivo degli agenti.
L’attentatore brandiva un coltello ed addosso aveva un giubbotto esplosivo che solo una volta morto, si rivelerà essere finto.
Usman Khan, che si trovava in libertà vigilata dallo scorso anno (alla sua caviglia era attaccato il braccialetto elettronico) aveva già scontato 6 anni nel carcere inglese, dopo essere stato condannato per terrorismo legato a gruppi di matrice islamica.
A detta del primo ministro britannico Boris Johnson infatti, è stato “un errore rilasciare in anticipo criminali violenti e pericolosi”, ma il vero attentato, secondo il commissario di polizia londinese, è incominciato all’interno della Fishmongers’ Hall, sala nella quale era presente il killer poche ore prima dell’attentato e che aveva minacciato di far saltare in aria.
Sembra essere una beffa del destino, ma la conferenza organizzata a Londra dalla Cambridge University, alla quale appunto c’era anche Usman, era incentrata sulla riabilitazione dei detenuti.
Uno degli “eroi” del London Bridge era in libertà vigilata.
Tra gli eroi che hanno fermato e disarmato il terrorista, spunta il nome di un altro detenuto sotto libertà vigilata, fa sapere il Daily Mail.
La storia nella storia che spunta da questa vicenda è quella che vede protagonista James Ford, criminale inglese che nel 2004 balzò agli “onori della cronaca” per aver ucciso una ragazza disabile: Amanda Champion, strangolandola e sgozzandola nel Kent.
Il destino ha voluto che un uomo che ha tolto la vita ad una donna, la restituisse ad un’altra, infatti, secondo le descrizioni, James sembra esssersi buttato addosso al terrorista mentre stava per accoltellare una passante.
Ford si trovava sul London Bridge in quanto, come Usman, anche lui ha ottenuto la libertà vigilata. E’ stato infatti incarcerato a vita con una pena minima di 15 anni.
Per i parenti della ragazza uccisa, la liberazione di James Ford è stata una notizia appresa dalla televisione e commentando l’accaduto dichiarano: “non è affato un eroe, ma un assassino”.
Precedenti attentati a Londra
Londra è tra le prime capitali europee ad aver conosciuto gli attentati.
Nel lontano 7 luglio 2005 vennero fatte esplodere quattro autobombe in tre punti distinti della metro di Londra ed altre in un autobus a due piani con un tragico bilancio di 56 vittime, fu inaffti uno degli attentati con il maggior numero di morti.
Il 22 Marzo 2017 un cittadino londinese di credo islamico si lanciò sul ponte di Westminster con un suv, uccidendo poi con un coltello un agente di polizia davanti all’omonimo palazzo. Venne poi subito freddato da due poliziotti.
Il 3 giugno 2017, seguendo le stesse modalità dell’attentato di 3 mesi prima, tre uomini si lanciarono con un furgone sul marciapiede del London Bridge, proseguendo la corsa, armati di coltello, verso Borough Market area piena di locali e bar e molto frequentata. Dopo aver accoltellato i passanti, i tre killer, vennero uccisi dai poliziotti che li trovarono con finte cinture esplosive addosso.
Questo attentato è stato l’unico rivendicato dall’Isis.
Aia
La dinamica è sempre la stessa, ma il bilancio delle vittime è diverso.
Poche ore dopo l’attentato di Londra torna l’incubo terrorismo in Olanda dove, nella via principale dello shopping dell’Aia, precisamente sulla Grote Markstraat, un uomo armato di coltello ha colpito tre minorenni che uscivano dal negozio Hudson’s Bay.
Gli adolescenti feriti hanno lasciato nella notte l’ospedale, ma il killer è ancora in fuga.
“Stiamo cercando un uomo di circa 45 o 50 anni, di carnagione scura, che indossava una sciarpa e una tuta da jogging grigia” twitta la Police OC Den Haag che tenta di formire l’identikit dell’attentatore.
Sembra essere un uomo di origini nordafricane, specificano con il termine “Man Draagt”.
Un quotidiano locale afferma che non ci sono ancora elementi abbastanza sufficienti per definire con certezza che si tratta di un attentato terroristico, ma non si esclude certamente alcuna pista.
Parigi
Il tragico black Friday non risparmia un’altra capitale europea già abbondantemente colpita dagli attentati terroristici: Parigi.
A differenza di Londra e dell’Aia, in questo caso si può tirare un sospiro di sollievo dopo attimi di terrore.
A poche ore dall’attentato all’Aia, è stata evacuata parzialmente la stazione Gare du Nord di Parigi, dopo che la polizia ha trovato nella borsa di un militare un pezzo di granata ‘inerte’, cioè senza carica esplosiva, che l’uomo peraltro deteneva legittimamente.
Dopo il fermo dell’uomo e i controlli dell’antiterrorismo, la situazione è tornata alla normalità.
Allarme in Italia
E’ stata diffusa una circolare in Italia dall’intelligence nazionale, nella quale si invitano poliziotti, carabinieri e finanzieri a “rafforzare le misure di vigilanza e controllo del territorio a tutela degli obiettivi sensibili e in particolare le principali stazioni di servizio e gli obiettivi a esse collegati, nonché a ogni ulteriore obiettivo ritenuto sensibile per la circostanza“.
I controlli riguardano soprattutto piazze, strade, centri di aggregazione e con maggior affluenza di cittadini. Nelle verifiche rientrano anche auto parcheggiate e cassonetti della spazzatura, che potrebbero nascondere esplosivi.