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Bobby Solo salvato due volte dalla Madonna: “A ottobre vado a Medjugorje, poi album gospel”

Bobby SoloHa passato tutta la vita a suon di rock ‘n’ roll facendo ballare e cantare intere generazioni con hit quali “Una lacrima sul viso” e “Se piangi se ridi” inseguendo il dio della musica Elvis Presley e creando pezzi made in Italy inconfondibili e intramontabili. Oggi, a settant’anni, Bobby Solo, al secolo Roberto Satti, non è più solo una semplice star, è un’icona della musica. Un’icona capace di riempire piazze e locali di tutta Italia con i suoi spettacoli, ma è anche un uomo di settant’anni che ha accantonato la vita fatta di lustrini e pailettes per dedicarsi alla famiglia e a quei valori che la celebrità mette, spesso, in secondo piano.

I DUE MIRACOLI. Sarà per questo che ha deciso di fermarsi più o meno “stabilmente” con la moglie e l’ultimogenito Ryan tra le colline di un paesino del Pordenonese, sarà per questo che tra un live ed un altro non dimentica di fare pellegrinaggi e ringraziare Dio. Si perché oltre ad aver avuto la grazia di una bella voce, Bobby ne ha passate tante ma a quanto pare dall’alto Qualcuno l’ha sempre protetto: “Non mi piace parlarne troppo…sono cose di cui non è giusto atteggiarsi. Però è vero, per due volte almeno sono stato protagonista di fatti inspiegabili. Negli anni Ottanta mi si era spaccata in due una corda vocale. All’epoca i medici dissero che non c’era nulla da fare, non si poteva certo rincollare. Andai dalla Madonna di Lourdes e per miracolo dopo pochi giorni tornai a cantare”. Ma non fu l’unico episodio. In un’altra circostanza fu protagonista di un gravissimo incidente stradale: “Stavo correndo in autostrada, andavo da Red Ronnie. Ad un tratto la macchina fece circa venti testa-coda. Non rimase più nulla solo l’abitacolo: avevo l’adesivo di Padre Pio incollato lì sopra, io non mi feci praticamente nulla”.

MEDJUGORJE. Uno sguardo speciale che non lascia certo indifferenti e che merita un costante ringraziamento: “Spesso faccio pellegrinaggi con la mia famiglia: siamo devoti del frate di Pietrelcina io e mia moglie e periodicamente andiamo a San Giovanni Rotondo. Medjugorje? Il mio agente-tv ci è andato ed è rimasto profondamente sorpreso. Mi sono fatto portare un sacchettino con un pezzetto di terra del luogo e un rosario che porto sempre con me. Ci andrò sicuramente a ottobre”.

NON CREDERE? UNA PUNIZIONE. E sulla crisi di valori che sta sconvolgendo il mondo? “Tutti noi abbiamo una scintilla di Dio dentro di noi, solo che viviamo in un mondo fisico, materialista e spesso non ce ne accorgiamo. Quando sei giovane la fede sembra non essere utile, poi quando cominciano i problemi e i primi acciacchi si cambia idea. Sono convinto che non credere sia una grande punizione di cui prima o poi si pagheranno le conseguenze. Oggi con i tempi che corrono il materialismo uccide la parte spirituale ma la crisi sta riavvicinando molti alla preghiera”.

“SOGNO DI FARE GOSPEL”. Con un album appena uscito alle spalle, “Meravigliosa vita”, e un tour di circa 30 date in tutta Italia, l’infaticabile Bobby Solo già pensa al suo prossimo lavoro: “Quando un artista matura, ha bisogno di altro. Sogno di fare un disco gospel, di suonare dentro le cattedrali con l’organo e un coro. Ci sto lavorando”. Un modo per dire grazie di quello che ha sempre ricevuto, un’occasione in più, magari, per chi l’ha sempre guardato da Lassù, di continuare anche ad ascoltarlo.



Redazione Papaboys (Fonte www.today.it/Gloria Callarelli)


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