Il turismo sessuale minorile è quella forma di turismo sessuale che prende di mira i minorenni, specialmente in certe zone povere del mondo dell’Asia, dell’Africa e del Sud America, da parte di turisti stranieri con lo scopo di coinvolgerli commercialmente nella prostituzione minorile: tutto ciò fa parte, secondo le disposizioni internazionali, dell’ampia categoria riguardante gli abusi sessuali sui minori. Il turismo sessuale rivolto verso i bambini, ed in genere nei confronti di minorenni, fa pare di un giro d’affari multimiliardario interno al settore globale del turismo a scopo sessuale; rappresenta una forma di prostituzione minorile nell’ambito della più ampia questione dello sfruttamento sessuale minorile a fini commerciali. Vittime di un tale giro d’affari sono circa due milioni di bambini, bambine e minorenni in genere in tutto il mondo. I bambini che si esibiscono nel ruolo di prostituti a pagamento spesso vengono attirati e rapiti per poi essere ridotti in una vera e propria schiavitù sessuale. Gli effetti primari e le conseguenze più a lungo termine, sia fisiche che psicologiche, del turismo sessuale sui bambini può spaziare (secondo la relazione del Dipartimento di Stato USA) dal contrarre il virus dell’HIV, alla tossicodipendenza, alla gravidanza indesiderata ed in genere all’esclusione sociale permanente. L’utenza adulta che cerca nei paesi in via di sviluppo bambini e minori per fini sessuali può essere classificata dal movente specifico; contrariamente a quanto comunemente si può pensare e credere, i pedofili (coloro che cercano bambini in età prepuberale per intrattener con loro rapporti sessuali) non sono la maggioranza di questi “turisti”:
vi possono esser difatti molti tossicodipendenti, che possono preferire i bambini in quanto percepiscono il rischio di malattie sessualmente trasmissibili essere più basso; vi sono poi anche utenti situazionali, quelli che cioè non cercano preferenzialmente bambini ma che ne colgono semplicemente l’opportunità se e quando questa si presenti; infine vi può anche essere una completa mancanza di preoccupazione nel verificare l’età effettiva della prostituta in cui si è incappati. La maggioranza dei minorenni sfruttati in questo commercio hanno meno di 12 anni. I pedofili utilizzano generalmente Internet per pianificare i loro viaggi, attraverso la ricerca d’informazioni e negoziazioni sulle effettive opportunità di turismo sessuale in quel dato paese; laddove i bambini si trovano in una situazione di più forte vulnerabilità e disagio sociale ed economico, pertanto nei paesi più poveri. Molti governi nazionali hanno promulgato nel tempo leggi per consentire di poter perseguire penalmente propri cittadini, per abusi sessuali commessi su minori, al di fuori del proprio paese d’origine. Tuttavia, mentre le leggi contro il turismo sessuale possono scoraggiare facilmente i trasgressori situazionali dall’agire impulsivamente, ciò invece non accade con i pedofili i quali si recano appositamente in quei paesi con lo scopo di sfruttare sessualmente i loro cittadini più giovani. di Emanuela GraziosiNella località polacca di Gietrzwałd, tra il 27 giugno e il 16 settembre 1877, la Madonna apparve 166 volte a…
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Grazie! il problema è molto forte cerchiamo di far distribuire il film Parla con gli Alberi- Talking To The Trees - scelto come film simbolo dal Parlamento Europeo contro lo sfruttamento sessuale dei minori. Ha vinto vari premi .E' stato proiettato al Parlamento Eu di Bruxelles il 7 Aprile in presenza del Re del Belgio Albert e della regina Paola , dell 'Unicef Italia rappresentata da Andrea Iacovini , sostenuto da Amnesty Iternational Francia, Unicef Canada ,Ecpat Italia, ecc
cordialmente
Caroline Freddi