Categorie: Italiae et Ecclesia

Card. Bagnasco: Se la terra non implode è grazie all’eroismo nascosto e concreto degli umili

“Non possiamo ora non guardare con rinnovato amore al nostro Paese. I movimenti politici sono incalzanti ed esprimono la volontà di affrontare i nodi antichi e nuovi del Paese al fine del loro superamento. La preoccupazione fondamentale della gente resta l’occupazione: i segnali di ripresa sembrano essere reali nella macroeconomia, ma la disoccupazione resta la piaga del nostro tempo. Non di rado, noi Pastori restiamo meravigliati di come in tale situazione molte famiglie riescano a tirare avanti”. 

Vivere con la gente
Così afferma in un passaggio della sua Prolusione il cardinale Angelo Bagnasco, Arcivescovo di Genova e Presidente della Cei, in occasione della 68esima assemblea generale. Più avanti spiega: “Vivere con la gente è la missione della Chiesa: insieme ai nostri amati Sacerdoti, siamo i primi a vivere questa grazia per cui gioie e dolori del nostro tempo sono gioie e dolori, speranze e preoccupazioni di noi tutti. Per questa ragione, per conoscenza diretta e personale, se da una parte ascoltiamo i messaggi di svolta e di fiducia che provengono da politici ed esperti, dall’altra non vediamo i disoccupati diminuire, né i giovani entrare finalmente nel mondo del lavoro”.

“Nessuno faccia affidamento sull’arte dell’arrangiarsi”

“Gli esperti dicono che sono necessarie visioni industriali di ampio respiro, logiche non dominate dalla finanza, che mirino a rilanciare le eccellenze italiane: queste sono concupite da molti occhi stranieri, che a volte ne sono ormai già diventati padroni. Sanare vuol dire innovare. Sullo sviluppo, sulla continua e veloce innovazione, è necessario che il politici concentrino tutte le loro energie e il loro tempo: di questo dovranno rendere conto severo ai cittadini che li hanno eletti”.

“Di questo, che è il problema vero, più urgente e drammatico, della gente: nessuno faccia affidamento sull’arte dell’arrangiarsi che, come la storia insegna, porta facilmente su vie pericolose che vanno ad aggiungere altri gravissimi problemi per i singoli, le famiglie, la tenuta sociale.

Expo rappresenti occasione per l’Italia
È questa la vera bandiera da guardare oggi e per cui impiegare ogni energia, non altre che sono chiaramente di parte e non urgenti. La gente guarda e attende. Vogliamo sperare che la grande vetrina dell’Expo di Milano rappresenti un’occasione perché l’Italia, offrendo il meglio di sé, possa essere apprezzata e valorizzata a livello mondiale nella sua bellezza, creatività e affidabilità produttiva”.

Se la terra non implode è grazie all’eroismo nascosto e concreto degli umili“. 
“Il mondo procede nella storia tra luci e ombre: luci di progresso, ombre di regresso. Come credenti, vediamo il bene sconfinato che circola sulla terra, quello visibile e – molto di più – quello che non si vede perché è nelle pieghe dei cuori e del quotidiano. Se la terra non implode è grazie non tanto alle Carte dei Potenti, ma all’eroismo nascosto e concreto degli umili”. 

Dalla Cei un aiuto di 3 milioni di euro alle popolazioni
Bagnasco poi informa che la Cei “si era già aggregata alla solidarietà del mondo con tre milioni di euro, prelevati dall’otto per mille, che sono arrivati ai Vescovi di quelle popolazioni tramite il Nunzio Apostolico dell’area. I tre milioni vanno, così, ad incrementare i 22 milioni della Comunità internazionale. Grazie alla provvidenza dell’otto per mille si
possono fare questi interventi e altri ancora in Italia e nel mondo in via di sviluppo: mense, dormitori, scuole, dispensari, ospedali, oratori per i ragazzi, esperienza di micro-credito”. 

Non spegnere riflettori su persecuzione cristiani
“Spegnere i riflettori e stare in silenzio, lasciando che la carneficina continui, sarebbe diventarne conniventi, colpevoli di fronte al tribunale di Dio e della storia. Sarebbe l’ennesima prova della cattiva coscienza dei potenti”. Lo ha detto a proposito delle persecuzioni dei cristiani, il card. Angelo Bagnasco alla assemblea della Cei. Ha chiesto che “non subentri l’abitudine e l’indifferenza dinanzi alla brutalità omicida” e ricordato la grande preghiera per i cristiani, il prossimo 23 maggio. 

Il 3 ottobre la Chiesa italiana promuove una Veglia per il Sinodo della famiglia. 
Come era accaduto l’anno scorso per la fase straordinaria, i vescovi italiani accompagneranno dunque con questa speciale iniziativa anche la fase ordinaria del Sinodo del prossimo ottobre, che il presidente della Cei ha definito “un’esperienza viva di Chiesa che guarda con rinnovata convinzione alla famiglia e al matrimonio come ad un patrimonio dell’umanità, comunità di amore, grembo fecondo di vita e di futuro, palestra primaria di dialogo e di relazioni tra generi e generazioni, presidio di stabilità personale e collettiva”. Per i credenti, ha aggiunto il card. Bagnasco, la famiglia “è anche Chiesa domestica, che guarda alla famiglia di Nazaret come modello sempre attuale e forza sempre fresca”.

Da Ue segnale positivo ma non basta 
Apprezzamento moderato per l’Agenda Europea per l’immigrazione con la quale la Ue sembra “aver dato un colpo, quello che da anni si è atteso e forse si doveva pretendere”, un “segnale dunque apprezzabile, ma avaro”; “orrore”, invece, per i delitti degli scafisti, “criminali dell’umanità, disposti a uccidere con lucida e cinica programmazione”, e “dolore per la tragedia senza fine di tanta povera gente costretta a trasformare la vita in una fuga verso l’ignoto, prima lungo il deserto e sul mare per canali sconosciuti, e poi sulla terra ferma”. Secondo Bagnasco, “è evidente che l’accoglienza umanitaria vada sempre accompagnata dalla legalità e dalla sicurezza di tutti; ed è evidente che all’accoglienza deve corrispondere coscienza e disponibilità”.

A cura di Redazione Papaboys fonte: Avvenire

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