SICILIA – AGRIGENTO – “Questo nostro tempo, Gesù, è tempo di povertà e di miseria: anche qui, nella mia terra agrigentina, ci sono molte madri e padri di famiglia che, scippati della loro speranza, sono precipitati in una crisi, che non è solo economica ma, come dice il Papa, è anche umana e umanitaria, cadendo in una disperazione spesso silenziosamente assordante”. Lo ha detto ieri sera il cardinale Francesco Montenegro, arcivescovo di Agrigento, al termine della processione serale del Venerdì Santo. Anche qui “il primato del guadagno e la corsa all’accumulo scalza quello del lavoro”; anche qui “ci si sente strozzati da una politica della quale si stenta a percepire il suo interesse per il bene di tutti”; anche qui “siamo colpiti dal vampirismo della mafia che, continuo a ribadirlo, non può andare d’accordo con il Vangelo e la devozione ai santi”; anche qui “la viscida corruzione rischia di riempire di sgradevole odore l’aria di questo territorio”. “Signore Gesù – ha proseguito il porporato -, facci capire che non possiamo fare finta di nulla. Facci capire che non possiamo fare come coloro che si turano il naso e, fingendo di non vedere, si voltano dall’altro lato. Facci ricordare che, la corruzione e il malaffare partono dal cuore egoista dei singoli, anche di coloro che si ritengono buoni, rendendoli un po’ alla volta indifferenti al dolore umano che provocano”. Fonte: Agensir