A Sarajevo fervono i preparativi per il viaggio che il Papa si accinge a compiere in Bosnia-Erzegovina. «La mia Sarajevo, dimenticata per tanto tempo, riprenderà speranza. Il Pontefice ci darà coraggio», dice all’Adnkronos il cardinale di Sarajevo Vinko Puljic che ha invitato il Papa nella città martire, che porta ancora i segni dell’assedio a cui fu sottoposta durante la guerra del ’92- ’95, nella quale vivono cattolici, ortodossi e musulmani.
«Sarajevo era dimenticata da tutti – osserva il porporato che guida la Chiesa di Bosnia-Erzegovina da venticinque anni – a tutti i livelli. È bastato l’annuncio del Papa per determinare una grande mobilitazione».
Il card. Puljic descrive l’attesa nel Paese: «c’è un comprensibile e grande entusiasmo in città. Per noi cattolici, soprattutto, la visita di Bergoglio è importante perchè da troppo tempo qui manca la speranza per poter portare la Croce. Sono grato al Papa per il conforto e per il coraggio che verrà a portarci. Dopo venticinque anni alla guida di questa Chiesa, sarà una infusione di coraggio anche per me. Ne ho tanto bisogno».
Il cardinale sta facendo insieme ai suoi collaboratori gli ultimi sopralluoghi. E parla anche della sicurezza. «È tutto sotto controllo. Anche oggi c’è stato un vertice sulla sicurezza qui a Sarajevo. Non ci sono particolari preoccupazioni: il Papa – sostiene Puljic – non troverà una città blindata. È poi desiderio di Francesco fare il suo consueto bagno di folla tra la gente con la papamobile scoperta».
Anche allo stadio olimpico di Kosevo dove il Pontefice dirà messa si stanno facendo gli ultimi ritocchi. Tutto all’insegna della «semplicità», ricorda il card. Puljic. «È arrivata una campana di 320 chili con lo stemma di Francesco e il simbolo della Compagnia di Gesù – racconta l’arcivescovo di Sarajevo – . Sarà sistemata sul campanile della nuova chiesa parrocchiale di sant’Ignazio Lojoskog e porterà il nome di san Francesco Ksaverski, missionario gesuita e patrono delle missioni».
Un viaggio molto intenso, tutto concentrato in una giornata quello che sabato farà il Papa in Bosnia-Erzegovina. Ci sarà da attendersi qualche riferimento alle presunte apparizioni mariane a Medjugorje? «Il Papa non dirà nulla in questo momento. E non ci sarà nessuna parola perchè attenderà le conclusioni dei lavori della commissione. Tuttavia – concede il card. Puljic che fa parte del comitato che dovrà presentare la relazione finale – non è peccato pregare».
A cura di Redazione Papaboys fonte: Vatican Insider (La Stampa)
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