CAMPANIA – NAPOLI – “Oggi Dio si è fatto uno di noi, è entrato nella nostra storia, ha fatto propria la vicenda della nostra esistenza e di tutto ciò che in essa c’è di bello e di eroico, ma anche di debole e di peccaminoso, di triste, di doloroso e di tragico; ci ha riabilitati e si è fatto solidale con noi per aiutarci ad attuare tutti i valori umani di libertà, giustizia e di pace”. Lo ha sostenuto il cardinale Crescenzio Sepe, arcivescovo di Napoli, nella Messa del giorno di Natale. “Colui, per mezzo del quale tutto è stato fatto, è diventato uno di noi, garantendoci che non ci lascia soli, ma condivide con noi la fatica, il dolore e anche la morte, affinché noi possiamo condividere con lui la pace, la gloria, l’immortalità”, ha aggiunto. Ma “se Dio, nascendo, ha sposato la nostra condizione umana, significa che siamo diventati figli di Dio; ma se siamo tutti figli dello stesso Padre, ne consegue che siamo anche fratelli tra noi, in Cristo fratello”. Dunque, “il Natale è festa di liberazione da ogni egoismo, da ogni pretesa di autosufficienza, di sfruttamento e di strumentalizzazione dell’uomo sull’uomo, di idolatria del potere, del prestigio e del danaro. Cristo ha sconfitto questi falsi assoluti umani e li ha sostituiti con la carità e la giustizia. Cristo è il solo Signore e l’unico Salvatore che ci insegna ad amarci e a donarci gli uni gli altri come fratelli e sorelle”. Fonte: Agensir
Card. Sepe: Il Natale è festa di liberazione da egoismo, denaro e idolatria
Di Redazione
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