LIGURIA – GENOVA – “Chiediamo che la comunità internazionale alzi la voce contro le persecuzioni ai danni di tutte le minoranze religiose, in questo caso cristiane. Servono misure per ripristinare i diritti umani violati ma il mondo è distratto. Professare la propria fede è un diritto senza cui sono inutili gli altri diritti”.
Lo ha detto il cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente Cei, ieri sera ricordando i cristiani perseguitati in Iraq in una celebrazione nella chiesa di Santa Maria Assunta in Carignano.
“La Chiesa italiana ha subito dichiarato la sua disponibilità ad accogliere eventuali profughi – ha ribadito il cardinale Bagnasco – sperando che siano solo soste brevi perché possano poi ritornare nelle loro terre e vivere in pace”. “
La disponibilità della Chiesa – ha spiegato il presidente Cei – è stata dichiarata attraverso la segreteria di Stato Vaticano e attraverso la nunziatura apostolica di Bagdad, che sono loro gli organismi istituzionali che meglio conoscono la situazione e che, se lo riterranno necessario, ci segnaleranno emergenze da accogliere”.
Ma “il sangue dei martiri di ieri e di oggi in questi paesi a noi vicini – ha concluso il cardinale – ci deve risvegliare a una testimonianza più coraggiosa e convinta”. Fonte: Agensir